Fettuccine Alfredo: una ricetta romana (non americana)
Le Fettuccine Alfredo e la vera storia di un piatto iconico, nato a Roma nel 1907 dalla mente di Alfredo Di Lelio
- La ricetta delle fettuccine alfredo fa il giro del mondo
- Le fettuccine alfredo nel menù di alfredo alla scrofa
- Perchè alfredo alla scrofa?
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Data l’attinenza al mondo del cinema potremmo parlare di leggenda, ma essendo realtà è la storia che ci racconta come le fettuccine Alfredo trovino origine nel 1907 in Via della Scrofa. Qui Alfredo Di Lelio faceva i conti con le voglie di sua moglie Ines che, aspettando un bambino, aveva una gran fame e desiderava una pasta. Alfredo aveva in casa solo tre ingredienti: fettuccine, burro e parmigiano reggiano. Quel piatto riuscì talmente bene che lo stesso Alfredo, aprendo il suo Alfredo alla Scrofa nel 1914 lo inserì in carta.
Nel 1920, a guerra finita, due divi del cinema muto Douglas Fairbanks e Mary Pickford, in luna di miele in Europa mangiarono lì e assaggiando le sue fettuccine Alfredo rimasero folgorati. Al loro ritorno negli States raccontano del loro colpo di fulmine gastronomico e inviano ad Alfredo, in ricordo della loro esperienza, una coppia di posate d’oro con la loro dedica per “the king of fettuccine”.
Tre ingredienti quindi, ma di altissima qualità. Una fettuccina di consistenza molto fine, un burro molto profumato e Parmigiano Reggiano Dop 24 mesi. Oggi c’è lo chef Mirko Moglioni in cucina e dopo più di cento anni, le fettuccine Alfredo sono ancora un piatto prelibato. Non solo famoso.
La ricetta delle fettuccine Alfredo fa il giro del mondo
La storia delle fettuccine Alfredo ha quasi un secolo e soprattutto per i romantici ha un valore emotivo molto importante. Negli anni ’20 colpì così tanto e forte gli americani a Roma, che quella ricetta fece il giro del mondo come la pasta più buona del globo. A oggi questo piatto rappresenta ancora un’icona importante per l’immagine dell’Italia gastronomica e il ristorante dove trova radici è ancora lì, in via Della Scrofa, custode di una storia preziosa.
La prima cosa che colpisce del rinnovato entusiasmo dei suoi gestori e proprietari, Mario Mozzetti e Veronica Salvatori, è la consapevole eleganza con la quale mantengono la loro identità secolare, adeguandola al tempo. Un ambiente pulito, dagli arredi tradizionali, con le pareti abitate da un mare di foto ben distribuite e incorniciate. Ti accorgi subito di essere in un luogo dal valore storico, ma la sensazione è quella che potrebbe aver aperto ieri. Il calore del legno e dell’accoglienza del personale, molto preparato, ti proietta subito in un approccio positivo che oscilla abilmente tra il rendere speciale un’occasione informale e viceversa.
Le fettuccine Alfredo nel menù di Alfredo alla Scrofa
Il menu di Alfredo alla Scrofa è il risultato di un grande equilibrio. Quando guardi una carta e non sai cosa scegliere, perché mangeresti tutto, un ristorante ha già vinto la sua seconda sfida più importante. La cucina spazia dalla carne al pesce con grande trasversalità, offrendo piatti classici e particolari sfumature di gusto secondo l’interpretazione delle materie prime selezionate da parte dello Chef.
Tra gli antipasti si può partire con un fagottino di patate, bufala, guanciale e tartufo uncinato. Un’avvisaglia della pienezza nei gusti che riserva ogni portata, ma se preferite andarci leggeri è possibile scegliere dal banco un San Daniele Dok Dall’Ava 16 mesi o selezione di formaggi con mostarde di frutta fatte in casa. Tra le offerte di mare incuriosisce il polpo, porcini, patate e salsa verde.
La battaglia dei primi piatti è una di quelle sfide nelle quali, come dicevo prima, non perde nessuno. Dai classici della cucina romana alle iconiche fettuccine Alfredo, si passa per dei Cavatelli al Porto con costine di maiale e formaggio ubriaco, una zuppa di ceci, castagne e arzilla, piuttosto che degli spaghetti cotti in estratto di melograno e rapa rossa, con zucca e spigola affumicata. Quando dico che ogni scelta premia, va specificato, intendo proprio quello che arriva dagli ingredienti dei piatti: equilibrio nella scala di gusto. Aspettatevi delicatezza dove serve e sostanza dov’è giusto. Le fettuccine Alfredo, mangiate con le posate d’onore, si riprendono comunque la scena di un’esperienza sia di valore tradizionale che di gusto profondo.
Passando ai secondi ci si accorge subito che la componente creativa cede una piccola quota di spazio all’autenticità. L’evocativo lascia il posto all’agnello e carciofi in tegame, la sperimentazione diventa un'entrecote di manzo alla salsa Teryaki e il mare si presenta come uno spiedino di Spigola e funghi porcini.
Potrebbe pensarci l’astringenza di un buon vino, a pulire il palato, magari insieme a una Misticanza con uva, prugne secche, semi della salute e dressing al melograno.
Per gli amanti, ottima frittura nel saporito carciofo alla giudia e delicatezza nei condimenti per quello alla romana.
L’offerta nei dessert è in linea coi secondi piatti e va a favore di alcuni classici, anche se molto ben rivisitati. Come la Crème Brùle, con pan pepato e gelato alla banana. Noi abbiamo preferito il Tiramisù, anzi il “loro Tiramisù”, dove la leggerezza toglie un po’ di sostanza alla crema, ma non al gusto.
Ampia scelta nella carta dei vini, dove il Sommelier della casa Marco Zombardi fa una panoramica dettagliata del panorama vitivinicolo nazionale e internazionale. Valorizzando anche una ricerca che nel tempo ha prodotto bottiglie a marchio privato, dal Metodo Classico al Brunello di Montalcino, in collaborazione con molte realtà italiane di pregio.
Perchè Alfredo alla Scrofa?
Prima di tutto per una cucina che non ti aspetti. Non perché non dovrebbe averla per chissà quale motivo, ma perché è un mix molto equilibrato tra la sua storia e la sua evoluzione, dove i piatti risultano sia autentici che appaganti. Poi perché proprio nel rispetto della sua storia, grazie alla squadra seguita da Carlo Paragona, non ha mai perso quell’eleganza informale che gli appartiene e che crea agio secondo il basilare principio dell’attenzione. C’è in ogni dettaglio, dall’arredamento al servizio. Infine, perché l’esperienza risulta appagante anche grazie a un rapporto qualità prezzo decisamente equilibrato e alla portata di tutti.
tutte le foto sono dell'autore Andrea Febo
Contatti
Alfredo alla Scrofa
via Della Scrofa, 104/A
06.68806163
customercare@alfredoallascrofa.com
www.alfredoallascrofa.com