3 coppie nate a Merano
Al Merano Wine Festival abbiamo scoperto o ritrovato delle chicche che vi proponiamo attraverso 3 abbinamenti
Per il ventiquattresimo anno consecutivo Merano si è trasformata nel salotto internazionale del bere e mangiare bene. Noi ci siamo stati e frugando tra i banchi della manifestazione abbiamo scoperto o ritrovato qualche chicca enogastronomica che vi proponiamo attraverso tre abbinamenti.
SPECK DI TROTA-SOAVE
Non lo conoscevamo, ma ci ha convinto al primo assaggio. Uno speck dal gusto raffinato che viene ottenuto dalla lavorazione dei migliori esemplari di Trota Iridea (di sei anni e fino a cinque chilogrammi), allevati nelle acque alpine del Trentino dall’azienda Armanini di Storo. Un prodotto esclusivo e a tiratura limitata: per realizzarlo la trota viene massaggiata con erbe aromatiche bio (dragoncello, issopo e timo limonato), alternando le fasi di stagionatura, affumicatura e ulteriore stagionatura. Lo abbiniamo a un Soave Classico Vigneti di Foscarino 2014 della cantina Inama di San Bonifacio. Garganega in purezza per un vino morbido e fresco, adatto a sgrassare il palato dopo l’assaggio della trota.
prosciutto CRUDO DI Parma-LAMBRUSCO
Il 30 e Lode di Casa Graziano lo avevamo già provato e selezionato per Milano Golosa, per cui la nostra opinione sul prodotto è evidente. Tuttavia, ogni volta che lo troviamo in giro, lo assaporiamo con piacere. Selezione accurata delle materie prime, salatura e spremitura fatta a mano, sugnatura scrupolosa per una produzione limitata, il cui surplus è dato dalla lunga stagionatura nell’antica cantina di famiglia a Tizzano Val Parma. E’qui che il tempo interviene per rafforzare la qualità già raggiunta dalla sapiente mano dell’uomo. Saremo conservatori, ma il vino che più esalta il prosciutto è il Lambrusco di Sorbara del Fondatore 2014 della cantina Cleto Chiarli. Rifermentato in bottiglia, sapido e fine riesce a creare un equilibrio perfetto con il 30 e lode, non intaccando la sua delicatezza.
panettone SOTTO VETRO-MONTEPULCIANO PASSITO
Anche Baghi’s di Loria non è per noi una novità, ma il suo Torchiatone sì. Un panettoncino realizzato con pasta madre, farina macinata a pietra, uova fresche di galline allevate a terra, burro belga, la cui particolarità consiste nella cottura in vetro. Il Torchiatone ha una marcia in più perché viene ingolosito dal Torchiato di Fregona, un vino passito ottenuto da uva spremuta con il torchio. L’abbiamo abbinato al Clematis Passito Colline Pescaresi 2010 della cantina Zaccagnini. Un vino passito ottenuto da uve rosse dalla magnifica persistenza, dolce senza essere stucchevole. Un accostamento che ci ha convinto: il vino e il panettone si fondono in un equilibrio che riesce ad avvolgere di morbidezza il palato.