Masterclass a Milano Golosa: cronaca di un successo

Si è appena chiusa l’edizione numero 11 di Milano Golosa, ed è tempo di tirare un po’ di somme. Per il Winesday ci concentriamo sull’Aula Masterclass, la novità di quest’anno, ovvero uno spazio interamente dedicato a degustazioni frontali di vino, birra, bevande, cocktail e liquori, una parte delle quali ho avuto il piacere di condurre.

MASCIARELLI

Appuntamenti clou delle due giornate di sabato e domenica, entrambi fully booked, le degustazioni dedicate ai vini dell’azienda Masciarelli di San Martino sulla Marrucina. Nel primo incontro, ci siamo concentrati sui vitigni simbolo della regione, il Trebbiano e il Montepulciano, scelti da Gianni Masciarelli negli anni ’80 per guidare la rivoluzione enologica dell’Abruzzo.

Tra le sei referenze proposte, ne abbiamo assaggiato sia la versione in purezza – con la straordinaria performance del Montepulciano d’Abruzzo Riserva Villa Gemma 2018 –, ma anche le due declinazioni in blend del Villa Gemma Bianco (da uve autoctone quali Trebbiano, Cococciola e pecorino) e del Castello di Semivicoli Rosso, in cui il Montepulciano incontra Merlot e Cabernet sauvignon, a riprova della vocazionalità dell’areale alla coltivazione anche di uve internazionali.

Tema, quest’ultimo, che abbiamo potuto approfondire nella seconda giornata di lavori, con un tasting completo dei vini da vitigni internazionali che compongono la linea Marina Cvetic, oltre alle due referenze dell’Iskra, vini fortemente legati a Marina. Non ci siamo fatti mancare neppure l’assaggio dell’olio Extravergine Biologico, prodotto da cultivar Frantoio, Gentile, Leccino, Dritta e Carboncella, e del Mosto Cotto, prodotto tradizionale abruzzese, il tutto in presenza della solare e accogliente Marina Cvetic, moglie di Gianni e attuale conduttrice dell’attività con la figlia Miriam Lee.

I VINI LUCANI

Sala al completo, con tanto di posti in piedi, anche per le due degustazioni dedicate ai vini della Basilicata, in un esauriente excursus sui tre principali areali della regione. Un incontro vivace e movimentato, al quale hanno preso parte Michele Brucoli, responsabile della Comunicazione presso la Regione Basilicata, e i tre produttori coinvolti per gli assaggi: Giuseppe Avigliano per Vitis in Vulture, Emiliano Fattorini di Gioia al Negro, Alberto Chianta per Feudi Porsia.

Di quest’ultima realtà abbiamo assaggiato anche l’Olio Extravergine d’oliva, Oro di Porsia, blend di cultivar Nocellara messinese e Carolea, dal gusto rotondo e delicato, mentre tra i vini abbiamo spaziato da Moscati in versione sia dry che passito, Fiano, Chardonnay, Primitivo e Aglianico, in versione sia rosata sia rappresentativa della pregiata DOC Aglianico del Vulture. Una serie di assaggi che ha entusiasmato i presenti, facendo scoprire quanto questa terra, la Basilicata, lontana dai riflettori del turismo, abbia da offrire in termini enogastronomici, e non solo.

I VINI SLOVENI

La chiusura della giornata di domenica ha visto protagonista, invece, l’azienda slovena Vina Guštin, che ha sede nella zona più a sud della Valle del Vipacco, rappresentata dall’esuberante e coinvolgente Viljem Žižmond, attuale conduttore, assieme alla figlia Kerstin, della cantina che ha ereditato dal nonno Gustin. Solo due le uve coltivate in azienda, Malvasia istriana e Merlot, delle quali abbiamo potuto apprezzare in degustazione le diverse sfumature determinate del momento di raccolta delle uve, della lavorazione e del vigneto di provenienza, tra i quali rientrano anche appezzamenti con piante di oltre 65 anni, capaci di regalare Merlot di incredibile finezza e complessità.

LA KOMBUCHA

Ma, come dicevamo, non solo vino. Abbiamo iniziato sabato con la prima masterclass dedicata alla Kombucha, bevanda di nuovo consumo nel nostro paese ma dalla storia millenaria, che abbiamo raccontato insieme ai ragazzi di Mia Kombucha, Mattia e Gabriele.

Con loro abbiamo anche spiegato perché fa bene consumarla e, soprattutto, come poterla produrre da soli a casa. Grazie ai tre assaggi proposti, abbiamo potuto apprezzarne la piacevolezza e la versatilità di consumo: un sorso che ha entusiasmato un pubblico veramente trasversale per età e stili di vita, uscito dall’aula convinto e senz’altro più informato in merito a questa nuova bevanda tanto misteriosa quanto di tendenza.

I COCKTAIL

A seguire, è stata la volta dei cocktail, con la masterclass stavolta condotta dal Mixology Expert Mattia Pastori di Nonsolococktails, che ha raccontato la storia affascinante, e ricca di aneddoti, che sta dietro alle bevande e ai cocktail che amiamo oggi. Quindi, spazio alle birre, con Davide di Ales & Co. che ha guidato gli astanti alla conoscenza dell’intera filiera della birra: dalle materie prime al bicchiere, senza dimenticare il produttore.

Chiusura all’insegna dell’alto grado alcolico e del divertimento con l’azienda di liquori Scuppoz! di Valle Castellana, in provincia di Teramo, di cui la vulcanica patron, Anna Iannetti, ci ha condotto a ritmo serrato alla scoperta non solo della sua realtà artigianale, ma di tutta la storia abruzzese. Tra transumanza, piante di Genziana con le loro preziose radici, atti notarili ratificati “col sangue” della Ratafià e raccolta notturna di erbe spontanee per produrre l’amaro, abbiamo assaporato quelle ricette dal gusto antico che Scuppoz! custodisce con fierezza, conservando un’impronta familiare e artigianale nella sua attività e una continua ricerca per coniugare tradizione e innovazione.
Insomma, un programma ricco di incontri, storie e degustazioni, con protagoniste le diverse declinazioni del beverage, che sembra davvero aver convinto il nostro pubblico, al quale va il nostro più sincero ringraziamento per la calorosa partecipazione. E che ci auguriamo di ripetere, in una formula ancora più ricca, nelle prossime edizioni di Gourmandia e Milano Golosa. Grazie a tutti i partecipanti e…A presto!