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Il timballo di Pasqua

Il timballo pasquale, una ricetta gustosa e riciclabile anche a Pasquetta



Per i primi dieci anni della mia vita non ho trascorso una Pasqua senza mangiare il timballo.

Funzionava così nella mia famiglia matriarcale: la nonna paterna, donna generosa, cuoca provetta e appassionata, riuniva tutti i suoi figli per questa giornata di festa, con grande gioia di noi nipoti che ci leccavamo i baffi anche solo al pensiero dell’abbuffata che ci aspettava.

Con il passare del tempo l’idea del timballo si è rivelata sempre più vincente: il piatto, oltre a soddisfare i nostri palati la domenica, si prestava bene a essere riciclato per la pasquetta.

Comodo da trasportare, non richiedeva un necessario consumo istantaneo, ideale per la scampagnata del giorno successivo. Ho ripreso la tradizione del timballo all’università: era il mio must di picnic e pranzi domenicali.

La ricetta del timballo pasquale

La ricetta è riaffiorata da poco alla mia memoria grazie alla divertente scena di un raffinato film del 1996, diretto dall’attore regista Stanley Tucci.

Sto parlando di Big Night che racconta la storia di due fratelli abruzzesi, gestori di un ristorante negli Usa che fatica a decollare.

Sarà proprio il timballo il piatto che segna la svolta verso il successo. Il film mi ha ispirato a replicare la ricetta che, terminati gli studi, non avevo più realizzato.

DIFFICOLTÀ

TEMPO

COSTO

Ingredienti

Per la pasta brisè:

  • 400 g. di farina
  • 200 g. di burro
  • 2 bicchieri di acqua fredda
  • un pizzico di sale

Per il timballo:

 

Procedimento

  1. Per preparare la pasta brisè, setacciate la farina, impastatela con un pizzico di sale e il burro a pezzi, aggiungendo gradualmente l’acqua fredda.
  2. Lavorate il composto fino a ottenere una consistenza compatta, umida, liscia ed elastica. Avvolgetelo in una pellicola e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
  3. Nel frattempo dedicatevi al sugo e alla pasta. Fate rosolare in padella un soffritto di cipolla, carota, sedano. Sfumate con il vino bianco, aggiungete i pomodori e lasciate cuocere per un’ora, badando che il sugo non diventi troppo denso e aggiustandolo di sale, basilico e pepe.
  4. A parte fate le polpette, impastando la carne trita di manzo con 2 uova, metà Parmigiano Reggiano e la ricotta stagionata affumicata, il cucchiaio di latte e la mollica di pane raffermo. Sistemate con il sale, il pepe e il prezzemolo finemente sminuzzato.
  5. Ottenuto un composto uniforme, iniziate ad appallotolare il tutto e, una volta che le polpettine sono pronte, cucinatele nel sugo a fuoco lento per un’ora. Cuocete i tortiglioni in abbondante acqua salata, scolateli quando sono ancora al dente, conditeli con il sugo preparato prima.
  6. Tirate fuori la pasta brisè dal frigo, dividetela a metà. Stendetene la prima con il mattarello e con questa foderate una teglia rotonda dal diametro di 28 cm, precedentemente imburrata.
  7. Bucherellate la pasta brisé della teglia e cospargetela con del Parmigiano Reggiano. Fate degli strati, alternando i rigatoni conditi con il sugo e le polpette, e la mozzarella tagliata a fette sottili, terminando con una spolverata di Parmigiano.
  8. Ricoprite il timballo con la metà rimasta della pasta brisé stesa al mattarello e spennellata con un tuorlo d’uovo sbattuto. Ponete la teglia in un forno preriscaldato a 200°C e cuocete il timballo per 40 minuti, finché la superficie risulti dorata.
  9. Estraete dal forno e, prima di servire, lasciate raffreddare.

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