Torna a inizio pagina

Pane Frattau

Pane Frattau. Una ricetta sarda da abbinare a un Vermentino di Gallura per gustare in pieno la nostra seconda tappa sull’isola



Continua il nostro viaggio estivo in Sardegna, quale stagione migliore per visitare questa bellissima regione?

Oggi andiamo sulla costa settentrionale per approfondire la conoscenza della Gallura. Strette e lunghe insenature, coste frastagliate, piccoli golfi, rocce granitiche e un entroterra ricco di insediamenti archeologici sparsi tra i boschi.

Facciamo tappa a Santa Teresa Gallura, la punta più settentrionale dell’isola. Oltre a rilassarci sulle spiagge dalla finissima sabbia bianca e a tuffarci nelle acque cristalline, visitiamo la piazza quadrata che è il centro del paese, i negozietti di artigianato locale, la torre cinquecentesca edificata da Filippo II, ci fermiamo per un fresco aperitivo serale.

A pochi chilometri dal paese si trova Capo Testa, il promontorio che con le sue cave granitiche era considerato dai Romani fonte di approvvigionamento per le loro costruzioni. Lasciamo lungo la costa le meravigliose spiagge di Marmorata, Valle dell’Erica e puntiamo verso Palau, un borghetto vivace e animato da eventi musicali. Mangiamo pesce in una delle taverne locali e, dal porticciolo, raggiungiamo La Maddalena, l’isola più grande dell’arcipelago. Paesaggi incontaminati, un susseguirsi di calette incastonate tra le rocce, acque limpide e tanta vegetazione spontanea.

Ci troviamo in una di queste spiaggette solitarie, lontane dai rumors dell’estate vip e decidiamo di fare sosta in un ristorantino della zona per riprendere le energie tra un tuffo e l’altro. Un luogo sobrio con pochi fronzoli e tanta sostanza. Piatti tradizionali fatti bene e una carta dei vini che val bene la tappa.

Optiamo per una grande risorsa locale: il Monteoro, Vermentino di Gallura Docg Superiore di Sella&Mosca che decidiamo di gustare al meglio con una ricetta casalinga che trasuda di Sardegna, il pane frattau.

Nato come spuntino veloce e povero, con il passare del tempo si è sempre più arricchito di ingredienti fino a diventare un vero e proprio pasto. In Gallura lo abbiamo assaggiato nella sua versione originale che prevede l’utilizzo del brodo di pecora per ammorbidire i fogli di carasau.

Per alleggerire la ricetta oggi il brodo di pecora, connesso a una civiltà fortemente pastorizia, è sostituito dall’acqua calda.
Pane Frattau

Quale vino abbinare al pane frattau?


Un piatto sapido, come il pane frattau, va abbinato a un vino leggero, ma deciso, che sappia esaltarlo attenuando le sue note più saporite. Monteoro ha la giusta mineralità per rinfrescare la ricetta e al tempo stesso  l’acidità e la struttura per riequilibrare il palato dal gusto deciso del pane frattau.

Un’alchimia perfetta tra forma e sostanza: un vitigno dall’essenza sarda incontra un piatto 100% regionale per ricreare in bocca un piccolo pezzo di isola, da assaporare anche a distanza.  Prodotto sulla fascia collinare a sud del monte Limbara, il Monteoro esprime in pieno l’identità gallurese, con i suoi terreni di disfacimento granitico e le sue escursioni termiche che favoriscono lo sviluppo di pregiate note aromatiche di macchia mediterranea, frutta bianca, salvia ed elicriso.

Il risultato è un vino dall’estrema eleganza e dai profumi fruttati ed avvolgenti supportati da una struttura morbida e complessa.

SCHEDA VINO VERMENTINO DI GALLURA DOCG SUPERIORE MONTEORO


Scheda vino

  • Colore: giallo paglierino carico e brillante con ricordi citrini.
  • Profumo: delicato, floreale, con dominanti note fruttate emergenti da un complesso tessuto aromatico.
  • Sapore: percezioni di calda morbidezza anticipano un carattere di forte e complessa struttura varietale in cui affiorano anche apporti di una ricca flora mediterranea. Un’equilibrata acidità accompagna le diverse sensazioni evidenziando, alla fine, una piacevole freschezza.
  • Come si serve: alla temperatura di 13,5°C.
  • Come si beve: perfetto con piatti sapidi; si abbina naturalmente ai prodotti di mare e si adatta bene ad accostamenti intriganti e insoliti come il pane frattau o le carni bianche.

 

DIFFICOLTÀ

TEMPO

COSTO

Ingredienti

Per 4 persone


  • 16 fogli di pane carasau
  • pecorino sardo q. b.
  • 500 g di pomodori maturi
  • 4 uova
  • 1 cucchiaio di aceto di vino bianco
  • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
  • sale q.b.
  • brodo di pecora (o acqua calda) q.b.

 

Procedimento

  • Lavate i pomodori, pelateli, tagliateli a cubetti, metteteli in padella con un filo di olio extravergine d’oliva e preparate una salsa.
  • Fate ammorbidire il pane carasau immergendolo nel brodo di pecora (o nell’acqua calda), levatelo e disponetelo nei piatti dei commensali (4 fogli per ognuno), condendolo con la salsa di pomodoro e il pecorino sardo grattugiato.
  • Preparate le uova in camicia, facendo bollire dell’acqua salata e acidulata con un cucchiaio di aceto di vino bianco, rompete sopra l’uovo, tenendovi a filo dell’acqua. Appena l’albume inizia a rapprendersi, con una forchetta portatelo fuori sul tuorlo in modo da avvolgerlo: cuocete tre minuti ed estraetelo con il mestolo forato.
  • Deponete un uovo al centro di ogni torretta di pane frattau, rompetelo e amalgamatelo al resto.

ADV