Pozzo di Bugia a Lucca, una Trattoria con la maiuscola
La Trattoria Pozzo di Bugia a Lucca conferma le grandi doti da cuciniere e da chef di Gaio Giannelli, il patron.
L’insegna “Pozzo di Bugia” può far pensare alla burla. In realtà è una Trattoria (con la T), la cui qualità della cucina, del servizio, della cantina e della ospitalità fa sì che sia tra le top della Versilia e al primo posto dei locali “carnivori”.
UNA TRATTORIA BELLA E BUONA
Un locale, appunto, con un clima “gaio” (non a caso è il nome del patron), dove l’invito alla scarpetta arriva dai camerieri, allegri, sempre pronti, professionali.
Il patron, Gaio Giannelli, a cui l’etichetta di cuciniere calza perfettamente per la sua abilità con la griglia e con il forno a legna. Ma non è da meno anche come chef: una lunga esperienza con Bruno Vietina al Maitò, istituzione negli anni ‘60/70, creatore di un piatto divenuto famoso: le pennette alla Maitò (bagno di Forte dei Marmi).Cresciuto in una famiglia di macellai locali, Gaio ha saputo ben coniugare il sapore con la semplicità, una qualità che, a prima vista, potrebbe far pensare al banale. In realtà, per offrire piatti semplici, ovverosia senza una flotta di ingredienti e senza presentazioni architettoniche, ci vuole cultura della materia prima e sapienza.
I PIATTI
Appena si mette piede nel Pozzo di Bugia (loc. Querceta, Serravezza di Lucca) si capisce quale musica suoni: un carrello ricco della migliore produzione di formaggi italiani e francesi e, vicino, il banco di prosciutto toscano tagliato a mano (altrove si taglia il Patanegra iberico).Una volta seduti per leggere il menu, intrigante e pronto a soddisfare gusti diversi, eccoti il cameriere che serve la dimenticata e golosa mondiola. La carta dei vini è altrettanto variegata: non mancano le cosiddette grandi bottiglie italiane e francesi, la mia scelta ricade su un Bourgogne cuvèe Margot 2020 di O. Leflaive.Decidere i piatti, tra tanto ben di dio, non è facile, ma visto che è tempo di Funghi, preferisco al divina insalata di ovuli, sedano e scaglie di grana, così come la popolare polentina morbida con funghi porcini, ma non posso lasciare l’altro principe del momento, l’uovo al tartufo bianco.
Come si fa poi a non passare alle specialità di Gaio ovverosia la rosticciana e il segreto di maiale di Patanegra? Cotte alla perfezione e sapide, come devono essere questi tagli. Le patate alla cenere, le cipolle al sale formano un degno contorno.
Mentre gusto i miei piatti, mangio con gli occhi la picanha di manzo e la originale bistecca del Giannelli della mia commensale, che mi invitano a una prossima volta, magari precedute dai tortelli al ragù chiusi a mano con la forchetta. Tra i dessert una proposta insolita che soddisfa i miei desiderata estivi: una deliziosa granita di caffè in versione mignon.
Contatti
Trattoria Pozzo di Bugia
Via Federigi 544, Seravezza (LU)
0584 743696
pozzodibugia@gmail.com
www.pozzodibugia.it