Torna a inizio pagina

Pasticciotto dell’infanzia

Il pasticciotto. Se il cibo è un ritorno alle radici e al paese. Il dolce tipico del Salento



Spesso ho scritto sulle valenze del cibo quale medium del territorio, potente mezzo di comunicazione, espressione di tradizioni: valori immateriali, ma che danno origine a enoturismo o sagre “veraci” o ricettari dei territori. Così, allo stesso tempo, il cibo viene anche vissuto da molti romantici come un modo di ritorno alle radici, al paese (ci vuole sempre un Paese dove tornare, scriveva Pavese), all’infanzia, di cui Proust ha ben rappresentato il significato con le madeleines.

Mi sono chiesto ultimamente se ci sono tuttora dei neo romantici, visto il dilagare di cibo trasformato in natura morta con le foto sui cellulari, whatsapp, etc.: ho pensato al tramonto dei sentimenti di fronte a un piatto di cappelletti da parte di un romagnolo o di una pasta con le sarde di un siciliano o di una pastiera di un napoletano.

Il pasticciotto

Mi sono ricreduto all’apertura di  “Salento bar”. Un vero e proprio avamposto del salento: ho assistito più volte a gruppi di giovani dal chiaro accenti di quel territorio, desiderosi di gustare sul banco quel pasticciotto, dolce tipico di Lecce e dintorni, vera e propria madeleine abbinato al caffè “Quarta”, leader della tazzina in quella terra.

Ebbene, in quel pasticciotto non c’è solo pasta frolla e crema pasticcera, ma soprattutto un odore di radici, un viaggio nella memoria, un ricordo degli affetti. Da parte mia solo il sapore di un dolce gustoso e di un buon caffè, il cui profumo, guarda caso, mi ricorda Lecce.

Il pasticciotto è il dolce simbolo del salento. Le sue origini pare risalgano al XVIII secolo, al 1745. Fu creato dal pasticcere Andrea Ascalone nella pasticceria Ascalone di Galatina (tuttora in attività) che lo produsse con gli ingredienti allora disponibili in pasticceria: pasta frolla e crema pasticcera (ora ci sono numerose varianti dell’originale: amarena e cioccolato).

Il nome curioso nacqua dai timori di Ascalone, pensò di aver dati vita a un pasticcio: visto il successo a seguire, si era sbagliato di grosso.

Foto: Andrea De Giorgi ©

Contatti

SANTU PAULU- SALENTO BAR MILANO

Via Tessa, Milano
389.0326499
santupaulu.milano@gmail.com

ADV