Morettino, caffè artigianale siciliano

Bevanda tra le più amate al mondo, è divenuta nel tempo simbolo di ospitalità, riconoscenza e...Affetto.

"Te lo faccio un caffè?" è la frase omaggio donata ai siciliani sin dalla nascita. Conviveranno con quel comandamento, pavoneggiandosi a ogni consenso, consapevoli che, come lo fanno loro - il caffè - non lo fa nessuno.

Oggi consumato da milioni di persone quotidianamente, quello del caffè non si limita solo a essere un momento piacevolmente gustoso, ma una vera e propria arte che ha una sua metodica ben precisa al fine di esaltare dai chicchi le qualità aromatiche.

LA FAMIGLIA MORETTINO

Lo sa bene questo la famiglia Morettino che da oltre trent'anni porta avanti un progetto sperimentale che - fattosi forza del cambiamento climatico - ha permesso loro di piantare e veder crescere le piante di caffè anche in Sicilia, decisamente più a nord rispetto alle tipiche terre tropicali che si prestano per la coltivazione.

A iniziare questo progetto d'amore fu Arturo Morettino: dopo essersi imbattuto nelle Terre del Caffè durante uno dei suoi viaggi, tornò con il desiderio di portare quella cultura nella sua terra natìa, con una sua una piantagione di caffè.

A oggi Morettino conta circa sessanta piante fruttifere: passando dal Corno d'Africa fino al Guatemala e al Perù, le varietà Heirloom, Bourbon, Catuai, Caturra e la Pecamara sembrano aver trovato nuova dimora in Sicilia dove, una volta raccolte, processate e tostate, sprigionano sentori unici e particolari.

Il caffè Morettino porta infatti in demitasse un connubio di odori tipici dell'Isola, come l'uva Zibibbo, la carrubba, la pomelia bianca e lo zucchero panela, frutto del Gold Honey, il metodo di spolpatura manuale che prevede poi una fermentazione di 48 ore e un'ultima fase di essiccazione al sole. Un processo che i Morettino hanno scelto di condividere con i siciliani, e non solo.

IL MUSEO DEL CAFFÈ

Il Museo del Caffè Morettino, realizzato negli ultimi anni a Palermo e primo nel suo genere in Italia, permette ai visitatori di immergersi in questa "nuova" cultura in un viaggio temporale. Dalle caffettiere a colonna dei primi del 900' e i macina caffè della Prima Guerra Mondiale, alla caffettiera-locomotiva di Jean-Baptiste Toselli, fino alla piantagione posta all'esterno della torrefazione della borgata di San Lorenzo, al processo di produzione del caffè stesso, entrambi osservabili da vicino.

Una storia che, tornando ai comandamenti fatti su misura, conferma che il caffè, in Sicilia, non va rifiutato.