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Il gatto nero porta bene

Ristorante a Torino


Leggi il domenicale!

 

Uno scambio di ruoli “gastronomico” fra Torino, città internazionale e Cassago (Lecco), borgo brianzolo, davvero inatteso. Nella metropoli piemontese, aperta, multietnica da sempre ti aspetti, una cucina di innovazione, un design dai locali griffati; nell’altra invece piatti di tradizione, come quasi tutti i locali offrono, a cominciare dall’immancabile “casseoula” e location d’antan: trattorie, osterie. Questi luoghi comuni mi vengono smentiti nel giro di un paio di giorni dalla realtà.
Metti una sera a cena, al Gatto nero di Torino (corso Filippo Turati, 14 tel. 011590477) una location Vintage, perfetto anni’70, dell’ architetto De Rossi, con mattoni a vista, ricorda lo stile svedese di quell’epoca, i cui mobili si trovano ancora  nei mercatini di modernariato. Fuori del tempo, ma segno di un’impronta i camici bianchi del personale. La cucina della famiglia Vannelli, dagli anni’20 in Torino, è  d’ispirazione Toscana, classica, ma non datata.
I piatti potrebbero definirsi “senza tempo”, curati nelle cotture e negli ingredienti, ma lungi dal “food design” ricchi di sapore come tortino di acciughe al forno con pomodorini all’olio, i paccheri al ragù di costata, i tagliolini con piselli e prosciutto, maltagliati ai frutti di mare, il capretto al forno con patate a  fiammifero, sdidionata di  scampi alla griglia e fagioli al fiasco. Davvero singolari sono gli spaghetti alla Peppino Fiordelli (cliente degli anni’50). Grande carta dei vini. 
Materia Prima è un locale, appena aperto a Cassago Brianza (via N. Sauro 47 ,tel.039955400), dove invece il segno è la contemporaneità. A prima vista si ha l’impressione di essere a New York, tra Soho e Trabeca, stile minimalista, luci soffuse, tavoli apparecchiati con posate, tovagliette e calici di design, il dehors per le serate calde, giovani in sala. La carta, come appunto moda vuole, non percorre gli schemi classici (antipasti , primi etc) ma propone diverse possibilità, secondo il gusto del cliente (ravioli di piselli, gamberi arrosto o dal carrè di agnello arrosto e passare al culatello, gnocco fritto o dalle penne integrali di Gragnano, verdure disidratate allo zenzero, o dall’insalata petto d’anatra e arancia). Eccellenti i dessert: crostatina di mela verde e rosmarino, crema sformata di pere e grana, salsa al cioccolato. Buona scelta di vini, con presenza di bianchi e rossi naturali. Finalmente un locale che indica coperto: euro 0. Sine qua non 

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