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Crinali d'Alta Langa

A soli dieci chilometri da Alba, sul crinale di una collina tra boschi e noccioleti, c’è il Relais Villa d’Amelia


Fra qualche settimana comincia il refrain "sarà questa un’annata ottima per il tartufo bianco, quanto sarà il fixing al mercato d’Alba? E dove gustarlo?". Tra le mete, immediatamente emergono le langhe, il territorio che oltre a disporre di questo gioiello della gastronomia offre anche una rete organizzata di alberghi, B&B, ristoranti, osterie. Non solo in Langa, pure in Alta Langa, laddove i noccioleti prendono il posto dei vigneti.

E a soli dieci chilometri da Alba, in quel di Benevello, sul crinale di una collina tra boschi e noccioleti, c’è il Relais Villa d’Amelia (Fraz. Manera Benevello - Tel. 0173. 529225). Antica residenza ottocentesca, elegante, comoda e discreta, con due possibilità di ristorazione: il ristorante Easy, al piano superiore, con un menu leggero e con la possibilità di mangiare all’aperto; e quello Gastronomico, curato dallo chef  Damiano Nigro, pugliese, ma ormai langarolo di adozione (soprattutto nei piatti).

Villa d'Amelia

La carta è molto appetitosa, ma anche "caleidoscopica" per la ricerca di cromatismo nei piatti, come l’intrigante risotto mantecato con ricotta di bufala e limone con ristretto di peperone e acciughe. Chi volesse partire dall’antipasto, può scegliere tra la tradizione, ben rispettata (vitello tonnato, battuta di fassona), così come nei primi con agnolotti del plin ai tre arrosti o un’insalata di seppie, fagiolini e burrata.

Poi un originale e ben riuscito merluzzo arrosto con la sua brandade, galletta di ceci e pomodori confit. Non manca una vasta scelta di carni: carrè di agnello arrosto e poi gratinato al basilico, piccione arrosto e riso nero, scamone di fassone. Ricca la carta dei dolci, dal tradizionale bunnet all’esotico sorbetto al cioccolato e acqua di mango. 


Sine qua non

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