L'etichetta - Colesel Cartizze Brut 2015
Una bollicina fresca e di nicchia dal fine perlage
Anni fa, mi correggo, purtroppo molti anni fa, quando ero studente universitario a Verona, dopo aver sostenuto un esame di quelli davvero difficili e impegnativi, ero solito festeggiare un buon voto con gli amici offrendo un bicchiere di spumante di qualità e di pregio. Ricordo perfettamente che, tra i miei spumanti preferiti, c’era sempre il Cartizze, allora di gran moda e in auge.
Quando ho degustato il Cartizze Docg Brut 2015 di Colesel mi sono riaffiorate alla mente tutte le motivazioni per le quali allora lo degustavo frequentemente e oggi mi sento di consigliarvelo vivamente perché, oltre al fatto di essere indubbiamente una freschissima ed eccellente bollicina, porta in dote le migliori qualità spumantistiche della sua vocata e ristretta zona di produzione.
Inoltre sono certo che il consumo di Cartizze stia per tornare di gran moda, con i winelovers che, dopo essersi appassionati alle bollicine, grazie anche al prosecco che innegabilmente sta riscuotendo un successo galattico, ricercano spumanti di nicchia, di elevata qualità che soddisfino maggiormente i loro palati e che abbiano prezzi adeguati e non impossibili. I vitigni per ottenere questo vino sono collocati nella sottozona del Cartizze a S.Stefano di Valdobbiadene, per la precisione sono costituiti per il 65% dal Vigneto Colesel, per il 25% dal Vigneto Bastie e per il restante 10% dal Vigneto Moai e Fei. La rifermentazione viene fatta in autoclave. Un Cartizze, quello di Colesel, che vi consiglio di bere pasteggiando con piatti a base di crudità di pesce di mare o di delicate carni bianche cotte alla griglia.
Analisi visiva: giallo paglierino, brillante, spuma persistente e perlage sottile
Analisi olfattiva: aroma fruttato
Analisi gustativa: inequivocabilmente secco, minerale, finale ammandorlato
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COLESEL SPUMANTI
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