Alghe a gogo
Da ingrediente principe delle cucine orientali, a new entry nelle preparazioni di casa nostra
Hijiki, Nori, Kombu, Wakame non sono i nomi dei prossimi acquisti del Milan, ma di varietà di alghe. Questi semplici organismi vegetali, da sempre esistiti negli ecosistemi acquatici, hanno ampliato il loro raggio: oltre a essere usati nel settore tessile e farmaceutico, continuano la loro escalation per conquistare sempre più spazio tra i fornelli occidentali (quelli orientali li hanno già colonizzati da tempo). Una volta erano esclusiva delle torri d’avorio dell’alta cucina, oggi il loro uso imperversa e sono reperibili perfino tra gli scaffali dei comuni supermercati. Con il loro sapore e profumo di mare, arricchiscono di gusto e di colore i piatti e, contenendo già naturalmente sale, limitano al minimo l’aggiunta.
La loro diffusione è maggiore nella cucina macrobiotica, vegana e crudista, ma questi vegetali subacquei compaiono anche tra i consumi alimentari dei più appetenti. Pur appartenendo a questa seconda categoria, non mi considero una groupie dell’alga, anche se ritengo indispensabile quella nori per i piatti giapponesi di sushi, quali temaki, hosomaki, uramaki e non avrei limiti con le alghe fritte. Poi, sarà banale, ma l’insalata è una sempreverde della gastronomia: prepararla con le foglie tenere delle alghe nori, pezzetti di avocado, carote a julienne e qualche nocciolina sbriciolata è una buona idea. L’alga nori è anche buonissima sminuzzata a mo’ di prezzemolo, nelle crocchette di patate e formaggio e qualcuno (la sottoscritta sì) la usa, come sostituta delle acciughe, per fare le zeppole.
La kombu, insieme alla wakame, può insaporire una zuppa di legumi (a vostra scelta, ceci ceci!), cavolo nero a volontà, spezie (curry, paprica), aglio e cipolla. Se siete dei pasticceri provetti, invece, non potete ignorare l’esistenza dell’agar-agar, sostanza mucillaginosa ricavata dalle alghe marine e usato come gelificante, ideale per la realizzazione di budini, creme-caramel, creme e marmellate, il plus valore è che non richiede l’uso di uova e latte.
Ancora diffidate? Non vi ho convinti abbastanza? Beh, allora sappiate che ogni volta che introducete un’alga nella vostra alimentazione, state investendo sulla salute. Antinfiammatorie, disintossicanti, rigeneranti, ricche di minerali, vitamine, fibre e proteine, con un basso contenuto di calorie e grassi: proprietà che le rendono preventive nei confronti di malattie cardiovascolari e degenerative. Un avviso finale: non esagerate con le dosi, le alghe essiccate ingannano, una volta in ammollo, parte la moltiplicazione.