Scoviamo il tartufo
Nella puntata radiofonica di domenica 9 novembre si parlerà di tartufo
riso, pasta, verdure, pane, formaggi, salumi, gelati, dolci: qualsiasi piatto o prodotto può essere impreziosito con il profumo persistente e l’aroma intenso del tartufo. Una grattugiata a crudo del fungo ipogeo basta a cambiare il sapore di qualsiasi ricetta.
Il suo potere di attrazione è tale da essere considerato uno dei giacimenti gastronomici made in Italy più pregiati. Un vero e proprio medium del territorio che fa muovere migliaia di appassionati da tutto il mondo verso le diverse zone strategiche dello stivale (langhe, Crete Senesi, San Giovanni d’Asso, San Miniato, Acqualagna, S.Pietro Avellana, Gubbio, Città di Castello, San Sebastiano Curone, Fabro, Sant’Agata Feltria, etc.).
Qual è la motivazione: il profumo, la rarità, il gusto di mangiare un boccone prezioso? A quanto pare però nell’anno della crisi la sua produzione è aumentata, mentre i suoi costi si sono abbassati rispetto al passato: continuerà ancora ad attrarre?
Al tartufo sarà dedicata la puntata de Il Gastronauta di domenica 9 novembre alle ore 12.00 su Radio 24. Intervengono:
CARLO CRACCO | chef
MARINO NIOLA | Docente di Antropologia all’università di Napoli
MAURO CARBONE | Direttore Centro nazionale studi sul tartufo di Alba (CN)
MAURIZIO BERNARDINI | Commerciante tartufi di Acqualagna (PU)
MICHELE BOSCAGLI | Presidente delle città del Tartufo
ALBERTO RICCI | Ristorante Perticone di San Pietro Avellana (IS)
ANDREA ALCIATI | Ristorante Guido da Costigliole del Resort San Maurizio di Santo Stefano Belbo (CN)