Vagando per Vinitaly
Un itinerario tra colori e sorsi di vino
Armata di calice, curiosità e scarpe comode (fondamentali quanto un buon tannino), mi sono avventurata tra i padiglioni del Vinitaly in quella che definirei una vera e propria maratona enologica. Un viaggio tra colori, profumi e accenti regionali più o meno comprensibili, dove ogni stand è una sosta, ogni vino un racconto, e ogni produttore un personaggio pronto a svelarti i segreti del proprio territorio—spesso dopo averti riempito il bicchiere almeno tre volte. Tra una bollicina e un rosso strutturato, ho scoperto che dietro a ogni etichetta si nasconde un mondo fatto di passione, intuizione e un pizzico di follia contadina. E sì, ho preso appunti… ma li ho riletti solo dopo un buon caffè.
Tappa 1 – Bolé: la bollicina che non ti aspetti (ma poi non ne puoi più fare a meno)
Appena arrivata allo stand di Bolé, ho capito subito che non si trattava della solita bollicina da aperitivo distratto. No, qui c’è una rivoluzione in corso—e si sente frizzare nell’aria. Novebolle – Romagna DOC Spumante, primo del suo genere, Bolé non si accontenta di stappare, vuole proprio esplodere come una supernova (citano loro, ma funziona), illuminando il panorama enologico con una dose di freschezza e visione che ti fa venir voglia di brindare anche alle riunioni di condominio.
Trebbiano e Sangiovese si mettono il vestito da festa e si lanciano in una danza spumeggiante in versione bianca e rosata. Ma la vera magia è nella filosofia: Bolé non è solo un vino, è un’idea di cooperazione, di sinergia, di Romagna che osa. E osa con stile, anche grazie alle meravigliose grafiche di Giacomo Bagnara.
Un inizio decisamente Frizzante.
Indirizzo: Convertite, 12 - 48018 Faenza - RA
Facebook:bolewine
instagram: bole_wine
Sito web: bolewine.com/it
Tappa 2 – Il Poggiarello: quando il vino ti guarda (e tu, inevitabilmente, ricambi)
Mentre passeggiavo nel padiglione dell’Emilia-Romagna, un’etichetta mi ha fatto l’occhiolino. Poi un’altra. Poi un’intera carrellata di sguardi enigmatici che sembravano dire: “Hai voglia di scoprirci?” Così ho ceduto, ovviamente. Perché i vini de Il Poggiarello, già dal primo sguardo, non si limitano a farsi bere: si fanno ricordare.
La linea si chiama I Volti, e mai nome fu più azzeccato. Ogni bottiglia è come una persona incontrata per caso ma che ti resta in mente: ha un carattere, un’atmosfera, un modo di raccontarsi attraverso la poesia che non passa inosservato. E proprio come certi volti incontrati nella vita, questi vini evocano stagioni, sapori, profumi, sorrisi, forse anche qualche cena da ricordare (o dimenticare, dipende da quanti calici si bevono).
Dietro a questa idea c’è una visione chiara: creare vini che abbiano personalità, che parlino senza bisogno di troppe parole, lasciando spazio all’immaginazione. Perché alla fine, i dettagli li aggiungiamo noi, tra un sorso e l’altro.
Indirizzo: Località Il Poggiarello – Scrivellano di Statto 29020 Travo (PC) Italy
Facebook: il.poggiarello.vini
Instagram: poggiarellovini
Sito web: ilpoggiarellovini.it
Tappa 3 – Madaudo: quando l’entusiasmo incontra la Sicilia (e il calice si riempie d’ arte)
Dopo aver lasciato l’Emilia, è tempo di fare un salto in Sicilia, dove mi accolgono i ragazzi di Madaudo, giovani sferzanti come il vento che soffia sull’isola, ma con una passione che ha radici profonde. Sostenibilità, trasparenza, qualità: queste sono le parole d’ordine che animano la loro filosofia produttiva .
Madaudo crea una vero e propria maiolica di sapori e profumi, capace di raccontare la Sicilia in tutta la sua bellezza e complessità.
Un tuffo nell'arte con “Sicilia Illustrata”, dove ogni bottiglia non è solo un vino, ma un vero e proprio capolavoro da sorseggiare. Immagina: la matita di Lelio Bonaccorso che trasforma ogni etichetta in un’opera che racconta la Sicilia con la stessa poesia di un tramonto sull’Etna. Non si tratta solo di un bel packaging, eh—ogni bottiglia è un viaggio visivo e sensoriale che ti fa venire voglia di stappare e assaporare l’isola in tutta la sua bellezza. E, proprio come l’arte migliore, una volta che la bevi, te la porti dentro, come un ricordo che non vuoi più dimenticare.
Indirizzo: Via Antonello Via Antonello da Messina - Villafranca Tirrena – ME
Facebook: cantinemadaudo1945
Instagram: madaudowine
Sito: cantinemadaudo.com
Tappa 4 – Frizero: quando il vino frizza, ma senza il mal di testa
Dalla Sicilia mi sposto in Veneto, atterrando direttamente nel cuore della Valpolicella, dove le ragazze di Frizero mi accolgono con un sorriso e una bolla che non ha bisogno di alcol per brillare. Qui, infatti, si parla di spumante zero alcol, che sì, suona strano, ma fidatevi, funziona!
Il motto è semplice e diretto: 0% alcohol, 100% good vibes. E non è solo uno slogan, è una promessa che Frizero mantiene in ogni sorso. I loro spumanti bianchi e rosé sono frutto dell’eccellenza della Valpolicella, ma senza l’alcool che ti fa sentire in colpa al terzo bicchiere (non che ci sia qualcosa di male, ma ogni tanto è bello fare una pausa). Frizero è l’espressione moderna di una tradizione vinicola che dura da secoli, ma con una marcia in più: il piacere di un buon calice, senza compromessi.
E se pensate che l’alcol sia l’unico modo per avere un buon vino, beh… Frizero vi farà ricredere in un sorso.
Indirizzo:Via Squarano, 5 - 37029 San Pietro in Cariano (VR)
Facebook: frizerowines
Instagram: frizerowines
Sito web: frizero.com
Tappa 5 – Citra Vini: quando il pecorino è più fresco della tua estate
Ok, immaginati un po’: piedi nella sabbia, un calice di Pecorino in mano, lo sguardo che si perde sui trabocchi al tramonto e il verde dell’Abruzzo che ti abbraccia alle spalle. Sì, lo so, sembra la scena perfetta di un film in slow motion, ma c’è di più. Dietro l'angolo, come una rivelazione quasi mistica, arriva Citra Vini. E adesso sì che ci siamo!
Citra ha il privilegio di coltivare le sue viti tra la Majella, il Gran Sasso e l’Adriatico. No, non è un'ambientazione da sogno di qualche fotografo; è la realtà. Qui, le uve crescono in un mix perfetto di microclimi, dove la montagna si fa sentire con la sua freschezza e il mare ci mette la sua brezza. È come se le viti avessero il miglior personal trainer della natura, con le escursioni termiche che si prendono cura di ogni acino, garantendo che il risultato sia… beh, praticamente perfetto.
In pratica, per 6000 ettari, la vite è protetta dai monti, coccolata dalle correnti marine e baciata dal sole. Insomma, le uve di Citra non si accontentano di crescere, si prendono un po' di lusso. E alla fine, ti ritrovi con un vino che è pura poesia in bottiglia, con un carattere che ti fa sentire quasi in colpa di essere così felice.
Indirizzo:Contrada Cucullo - 66026 Ortona(CH)
Facebook: citravini
Instagram: citra_vini
Sito web: citra.it
Tappa 6 – Spumante d’Abruzzo DOC "Trabocco": il vino che ti fa sentire in vacanza, anche se sei ancora in ufficio
Per non farmi mancare proprio niente nella mia vacanza abruzzese, ci vuole anche un cocktail che sia in pieno mood vacanza. Ecco che arriva lui, lo Spumante d’Abruzzo DOC “Trabocco”,un vero e proprio colpo di genio abruzzese: realizzato con il Metodo Italiano, prodotto solo con uve autoctone e imbottigliato esclusivamente in Regione. Insomma, è il vino che puoi bere con orgoglio e dire: “Questo è 100% Abruzzo, senza filtri.” – ipiù abruzzese di così si muore (in senso metaforico, ovviamente).
Mentre guardavo i trabocchi, ho pensato: “ma cavolo, queste lunghe gambe che si immergono nel mare sembrano proprio quelle degli elefanti nei quadri di Dalì!” Slanciate, un po’ bizzarre, come se stessero per fare una passeggiata surreale tra cielo e mare.
Tappa 7 – Valcalepio: il vino che ti racconta una storia in un fumetto
Arrivo in Lombardia e, come sempre, la curiosità mi porta a scoprire qualcosa di inaspettato. Davanti a me, un fumetto che racconta i vini del Consorzio di Tutela Valcalepio. E qui inizio a pensare: chi ha detto che non si può imparare tutto sul vino mentre si legge una graphic novel? La scena è più che curiosa: un calice di vino che diventa protagonista di una trama disegnata, e io, ovviamente, completamente rapita.
La Valcalepio non è solo vino, è una storia che ti si svela tra le pagine, una di quelle storie che ti racconta la terra, le uve e le mani che le curano.
Un viaggio nella lingua verde tra Adda e Oglio, dove il vino si racconta come un’avventura a colori. E io, come ogni buon esploratore curioso, non posso fare a meno di fermarmi e lasciarmi catturare da questo racconto…
Indirizzo: Via Bergamo 20 – 24060 San Paolo d’Argon (BG)
Facebook: Valcalepio
Instagram: consorziotutelavalcalepio
Sito web: valcalepio.org
Tappa Finale – Valtenesi: dove il Mediterraneo tra le Alpi si tinge di rosa
Ed eccomi all'ultima tappa di questo viaggio tra le regioni a suon di sorsi. Decido di concludere in grande stile, sulla sponda bresciana del Garda, dove la Casa del Vino di Puegnago del Garda si erge come vetrina del Consorzio Valtènesi. Se cercate un angolo perfetto per brindare e scoprire, questo è il posto giusto. La sede del consorzio, ospitata in una villa con vista lago (sì, proprio quella vista che ti fa saltare un battito e ti toglie il respiro), è il punto di riferimento ideale per tutti i “viaggiatori del vino” che vogliono immergersi nel territorio e nei suoi vini.
Qui, tra un sorso e l’altro, si possono scoprire le sfumature dei vini della Valtènesi, della Riviera del Garda Classico e del San Martino della Battaglia. E sapete qual è la ciliegina sulla torta? Questo angolo del mondo viene definito il “Mediterraneo tra le Alpi”. E chi può dirgli di no, con un paesaggio così?
Ora, come se il destino lo avesse voluto, mi sembra che il mio prossimo itinerario di viaggio si sia già scritto da solo: partenza dalla piccola DOC San Martino della Battaglia e poi, perché no, verso il rosato e oltre… Verso un’estate che, con ogni sorso, sembra durare un po’ più a lungo.
Indirizzo: Villa Galnica - Via Roma, 4 25080 Puegnago del Garda (BS)
Facebook: consorzio.valtenesi
Instagram: consorziovaltenesi
Sito web: casadelvinovaltenesi.it