Ragù alla bolognese
Il ragù alla bolognese. Contaminazioni o ricette tradizionali?
Ho riso molto quando, in Irlanda, mi hanno invitato ad una cena “vip” a base di “spaghetti alla bolognese”. E altrettanto ho fatto quando ho sentito che a Bologna si dedicava un evento alle tagliatelle per difendere il made in Italy. L’obiettivo era quello di far cucinare, durante la giornata Mondiale della Cucina Italiana, un piatto di tagliatelle alla bolognese ad oltre 50 cuochi professionisti sparpagliati per il mondo, così come successe negli anni passati con gli spaghetti alla carbonara e il risotto alla milanese. Obiettivo nobile ma…
Come avrebbero fatto a cucinare la ricetta autentica se, nella stessa Bologna, da sempre esistono innumerevoli versioni del ragù? Ed infatti…ognuno dei cuochi che ha partecipato alla giornata, ha proposto la sua versione, aggiungendo o meno l’alloro e modificando l’elenco degli ingredienti secondo il proprio estro. O meglio contaminando la ricetta autentica con creatività e prodotti reperibili nei mercati internazionali.
Il fatto ha scatenato un putiferio, soprattutto tra gli ortodossi della tagliatella, che hanno iniziato a chiedersi “Cosa succederà quando la fama degli spaghetti/tagliatelle alla bolognese, indurranno gli amanti della cucina italiana di tutto il mondo a realizzare una versione personale, mischiando autenticità e improvvisazione? A quel punto ne gioverà il made in Italy?”. Credete che sarebbe successo lo stesso se il prodotto principe della giornata Mondiale della Cucina Italiana, fosse stato un piatto di tagliatelle al ragù?
Per spiegarci se siete degli ortodossi della cucina, o aperti alle contaminazioni, raccontateci qual è la vostra ricetta del ragù alla bolognese!