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Gattò di patate: la ricetta

Gattò di patate, uno sformato dal buffo nome dialettale, saporito, completo e facile da realizzare



Durante l’infanzia era il piatto che più amavo, tanto da reclamarlo almeno una volta a settimana. Crescendo, il gattò di patate (ricetta campana il cui nome, rigorosamente con la doppia T, deriva dallo storpiamento dialettale del francese gateau, torta) è stato uno dei primi esperimenti culinari in cui mi sono cimentata e, una volta affinate le tecniche, è diventato un mio cavallo di battaglia.

All’università ha salvato molte cene e oggi continua a essere nella top ten delle ricette a cui penso quando voglio fare bella figura. E’ un piatto completo tanto da essere considerato unico, semplice da realizzare, richiede poco investimento di tempo e di energie, ingredienti facilmente reperibili e ha una riuscita quasi sempre felice.

Inoltre, è buono anche il giorno successivo alla sua preparazione ed è comodo per il trasporto. 

DIFFICOLTÀ

TEMPO

COSTO

Ingredienti

Per 4 persone

 

Procedimento

Come preparare il gattò di patate

  1. Lavate le patate e mettetele con la buccia in una pentola piena d’acqua. Portate a bollore e fate cuocere per 35 minuti, verificando il livello di cottura con la forchetta.
  2. Scolatele, sbucciatele e schiacciatele con uno schiacciapatate. Salate appena, aggiungete il latte, 60 gr. di burro, 100 gr. di Parmigiano, le uova, la noce moscata e amalgamate il tutto fino a ottenere un composto omologato e senza grumi.
  3. Riducete il prosciutto a straccetti, tagliate la mozzarella e la provola affumicata a dadetti e inserite il tutto nell’impasto delle patate, mescolando il composto. Imburrate una teglia abbastanza capiente, versate l’impasto delle patate, spolverate la superficie con il Parmigiano rimasto, il pangrattato e dei ricccioli del burro avanzato.
  4. Mettete nel forno pre-riscaldato e cuocete per 20 minuti, facendo fare un breve passaggio nel grill per far gratinare la superficie. A cottura terminata, sfornate e, prima di servirlo, fatelo riposare. 

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