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Prosecco&Co a Gourmandia

Durante l'evento di Santa Lucia di Piave sarà possibile degustare tanti vini provenienti da diverse regioni



Manca poco a Gourmandia e noi vogliamo regalarvi qualche altra pillola sull’evento più gustoso della primavera veneta che si concretizzerà il 14-15 e 16 maggio negli spazi dell’ex filanda di Santa Lucia di Piave (TV). A rendere ancora più frizzante la nuova kermesse del Gastronauta provvederà uno dei prodotti più rappresentativi del territorio: il prosecco.
Prosecco
Ottenuto da uve Glera, provenienti da vigneti del Trevigiano, il prosecco ha una lunga storia che inizia nelle colline di Valdobbiadene, fulcro della produzione. Ecco perché questo vino, la cui identità è strettamente connessa alla marca trevigiana, non poteva non essere tra i protagonisti di Gourmandia. Una selezione di cantine locali renderanno omaggio a queste bollicine che negli ultimi anni sono diventate vere e proprie ambasciatrici del made in Italy vinicolo nel mercato estero. 

Unico, giovane, fresco, versatile, poco presuntuoso, il prosecco nel giro di poco tempo ha cambiato il suo status, passando da vinello relegato all’aperitivo a calice importante adatto per una soluzione a tutto pasto. Una crescita legata senza dubbio all’incremento della qualità nella produzione e alla cura con cui vengono coltivati i vigneti.

Prosecco a Gourmandia

Al prosecco sarà dedicato anche uno degli incontri più attesi dell'evento: "prosecco: un futuro di un miliardo di bottiglie o della ricerca della qualità?". Bisol, che recentemente ha previsto un aumento della produzione fino a un miliardo di bottiglie entro i prossimi 20 anni, si confronta per la prima volta in un dibattito pubblico con Matilde Poggi, presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti da cui è arrivata una netta contrarietà a ogni ampliamento della produzione, e con i presidenti dei tre Consorzi di Tutela (Consorzio Prosecco Doc, Consorzio Conegliano Valdobbiadene DOCG, Consorzio Asolo Montello).

Ma Gourmandia non sarà solo terra di prosecco: tra gli stand della filanda trevigiana scorreranno anche altri vini che riporteranno con la memoria ai loro luoghi di elezione. Sarà possibile immergersi tra i filari della pianura trevigiana degustando il Pinot Grigio; rivivere la riviera gardesana sorseggiando i calici rosa di Chiaretto; emozionarsi con il Clivone di Breganze; sentire i colli orientali del Friuli in un bicchiere di  Friulano o di Riesling; ripensare alla campagna emiliana assaporando il Lambrusco; immergersi nei vigneti di San Gimignano attraverso un assaggio di Vernaccia; pensare al Sannio bevendo della Falanghina; deliziare i palati con lo champagne.

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