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I sapori di Pantelleria tra mare e terra

Alla tavola dell' Officina di Coste Ghirlanda si esaltano i prodotti tipici dell'isola


C’è un’isola in mezzo al mare spazzata dal vento al cui interno vi è una piana, detta delle Ghirlande, fertile e ricca come se ci trovassimo sulle sponde del Nilo; al centro di questa piana, leggermente rialzata si erge una tenuta vinicola, Coste Ghirlanda, venuta alla luce grazie alla tenacia di tre bellissime donne, una zia e le sue due nipoti, che hanno saputo sconfiggere quel protezionismo autoctono e genetico che spesso contraddice gli isolani più sperduti per creare un ambiente completamente immerso nella natura dei vitigni ove degustare incantati i prodotti della terra e del mare.

Siamo a Pantelleria, definita dagli esperti gastronomi isola di “terra” e non di “mare”, più per la scarsità della fauna marina che per l’abbondanza dei prodotti terreni: ci sono i capperi e le melanzane e la tumma, un formaggio fresco confezionato da latte vaccino, il cui sapore leggero si sposa a perfezione con le foglioline di menta a comporre il ripieno di un piatto di ravioli, la cui dolcezza può essere spezzata da una sorta di ragout ai ricci di mare. E poi ci sono le uve di zibibbo, conosciute al nord soprattutto per i magnificenti passiti, ma in loco utilizzate per produrre zibibbi in purezza che non sfigurerebbero affatto su molte carte dei vini che spesso sembrano essere imposte dall’alto, in una sorta di regime enologico di stampo nord-coreano.

Arrivare al tramonto, sedersi e godere della vista di questa piana abbracciata dalle montagne: e sorseggiare un calice di Jardinu, la cui freschezza vi medicherà dalle assolate giornate e la cui mineralità vi farà sognare una distesa lavica, accompagnate da un tagliere rigorosamente di terra (pomodorini, capperi, cipolle, melanzane in tutte le declinazioni culinarie che si possono avere) alla cui vista ogni perplessità dovuta alla scarsità di pescato verrà spazzata via. Anche perché il pasto principale offre una buona scelta di prodotti marini eseguiti senza imperfezione: ricordo, per esempio, una tartare di tonno freschissimo con salsa allo yogurt e degli gnocchetti al gambero rosso al sapore di ricotta che riportano gli equilibri tra mondo terreno e mondo marino su livelli più naturali. Anche se nel cuore rimarranno i gamberoni con riduzione di passito da gustare con un altro bianco casalingo, il Silenzio, ancora una volta uno zibibbo in purezza più secco e strutturato rispetto al precedente, che vi faranno da viatico al rituale del bacio pantesco, una frittella farcita di ricotta e cioccolato, da accompagnare con un bicchiere di passito. Di Pantelleria ovviamente.

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Officina Coste Ghirlanda

Piana di Ghirlanda, Pantelleria (TP)

T. 333.3913695

M. info@costeghirlanda.it

W. www.costeghirlanda.it

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