Mangiare con i piedi nell'acqua: in Versilia da Franco Mare

La Versilia, territorio di vacanze di riconosciuta qualità e ospitalità, negli ultimi anni, ha sviluppato un fenomeno di notevole curiosità culinaria: la ristorazione di eccellenza negli stabilimenti balneari

MANGIARE CON I PIEDI NELL'ACQUA

Lo stereotipo “gastronomico cinematografico" ha sempre mostrato, come momento del pranzo da consumare sotto l’ombrellone, la schiscetta, portata da casa, con cibi che di certo non fanno pensare a una dieta estiva.

Viareggio, Lido di Camaiore, Marina di Pietrasanta, Forte dei Marmi attualmente offrono decine di locali, a fronte mare, che possono soddisfare anche i palati più esigenti.

Addirittura, tutti gli anni, nel noto locale “la Capannina” o in una diversa stazione balneare, si tiene l’evento: “a tavola sulla spiaggia”, una tenzone culinaria fra bagnanti della Versilia che offre uno spaccato in chiave contemporanea, ovverosia la nouvelle schiscetta del sotto la “tenda” dei villeggianti.

DA FRANCO MARE IN VERSILIA

La cucina, in questo viaggio lungo le spiagge, è di notevole interesse, così come i sorprendenti i piatti che si possono gustare da “Franco Mare”.

L’ambientazione di questo luogo fa la sua parte, gestito da oltre vent’anni dalla famiglia Stefanini (Nicola e Davide). A cominciare dalla cena vista mare, a bordo piscina, perché stimola quel friccico che concilia i diversi menu di ricerca, messi a punto da un giovane chef varesino, Alessandro Ferrarini.

Davvero intriganti sono i sapori e i profumi delle sue originali creazioni, ma colpisce anche la grande ricerca della “mise en place” che invita alle foto, come asparago, barbabietola, senape e salsa olandese; branzino al sale; ratatouille di mare, un piatto questo dove mare e orto convivono perfettamente (un piatto da estate), così come seppia, sedano rapa, passion fruit.

I PIATTI

L’imprinting dello chef è evidente nelle sue cotture ”scottate”, come l’insalata di mare, il polpo BBQ e soprattutto la sua impronta si riscontra nel risotto topinambur, arselle e senape, dove utilizza le telline non con il diffuso spaghetto, ma con il riso, creando un insieme davvero raffinato.

Così come il suo guizzo rende più delicata ed estiva la cacio e pepe fatta con l’utilizzo della menta.
Mare, ma non solo, anche carne: spaghettone guanciale, pecorino e pomodoro o l’ossobuco in Versilia, vitello, midollo, zafferano.    

La grande attenzione all’estetica comunque colpisce alla fine del pranzo, quando arriva sul tavolo il dessert “Omaggio a Banksy”, non solo bello da guardare, ma pure buono da mangiare.

La carta dei vini è di grande spessore, il servizio di alto livello.