Dall'hamburgeria alla toasteria, passando per la bracioleria
5 locali monotematici da provare a Milano
- Different burger, in via giambellino
- The meatball family
- La bracioleria di via fogazzaro
- Tramè
- Micasa, in piazzale governo provvisorio
Ultimamente mi capita troppo spesso d'incontrare il suffisso –eria. Oltre alle classiche botteghe, macellerie, panetterie, pasticcerie, drogherie, salumerie, in giro è un proliferare di nuove -erie. Si tratta di esercizi etichettabili come monotematici, dove viene proposto un solo prodotto (articolato in tutti i modi immaginabili) che dà il nome al format. Il vantaggio è l’alta specializzazione. Lo svantaggio è che se hai voglia d’altro, per usare un eufemismo, rimani fregato. Milano e Roma sono le città più attive in materia, seguono Bologna e Firenze. Più timido il Sud che si mantiene morigerato nello sfornare le new –erie. Ecco qualche esempio milanese che vale la pena assaggiare.
Different Burger, in via Giambellino
The Meatball Family
La Bracioleria di via Fogazzaro
Il cui scopo è quello di esportare la “fine messinisi cuisine” nella città meneghina. Le braciole alla messinese sono la specialità, declinate in diversi modi (di carne rossa, di carne bianca, di pesce, di verdure) e servite insieme a contorni di crocchette di patate, verdure grigliate, caponata di melanzane, insalata mista e patate al forno.
Tramè
Soffice pane bianco o nero, con doppia lievitazione a fermentazione naturale, imbottito da un’abbondante farcitura che lo rende panciuto al centro. Il ripieno si articola in una trentina di combinazioni suddivise in quattro gruppi: Rialto (abbinamenti speciali), San Marco (salumi), Lido (pesce), Canal Grande (verdure). Una maionese leggera fatta in casa e la selezione delle materie prime della farcitura contribuiscono alla riuscita di una ricetta gustosa, nella sua semplicità.
Micasa, in piazzale Governo Provvisorio
È stata la prima toasteria di Milano e continua a mantenere alta la qualità. La differenza qui è fatta soprattutto dal pane in cassetta artigianale, nell’unico senso che dovrebbe avere: realizzato, cioè, con mezzi non industriali (mani) e sfornato ogni mattina fresco. Il resto lo fa la farcitura con ingredienti selezionate da aziende italiane. Le combinazioni sono tante: dal boscaiolo al romagnolo, dal raffinato al rustico.