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La zuppa di aragosta di Marettimo

Sicilia: un assaggio della zuppa di aragosta di Marettimo. Storia di un piatto non povero, ma dalle umili origini.



I primi che vengono saziati – quando si arriva a Marettimo – sono gli occhi. Affamati di bellezza, saturi di costruzioni elevatissime e di strade con colate di asfalto, sono rifocillati non appena, nel bel mezzo del Mar Mediterraneo, si riesce a scorgere questa piccolissima perla: un puntino verde circondato dalla tonalità di blu più limpida che possa esserci.

IL FASCINO DI MARETTIMO

Identificata dai Greci col nome di Hiera Nèsos, ovvero “l’isola sacra”, Marettimo è un’isola senza tempo, teatro di importanti pagine di storia, alcune ancora tutte da scoprire.

Quando si approda sull’isola, non si può far altro che notare sin da subito i pescatori accanto alle loro barche in legno, intenti a riparare le reti da pesca, con alle spalle – dalla solenne edicola votiva a lui dedicata – San Francesco da Paola, protettore della gente che va in mare.Marettimo_CibovagarePerché è proprio il rapporto tra uomo e mare che rende quest’isola così affascinante. Basti pensare che alcuni dei pescatori più abili, emigrarono tra l’800 e il 900 alla volta dell’Alaska o del Portogallo, dove fecero fortuna con le prime aziende di inscatolamento.

Da qui, si può immaginare che la cucina degli abitanti dell’isola, si fonda su una cultura del pesce che spazia per le più svariate tecniche di cottura ed essiccazione.

LA ZUPPA DI ARAGOSTA

Ma c’è un piatto simbolo di Marettimo, legato a una storia antichissima e che in migliaia vengono a provare ogni anno: la zuppa di aragosta.Zuppa di aragosta_Marettimo_Cibovagare

E cosa più insolita è che non ti aspetteresti mai che al suo interno ci sia la cannella!

Approdati sull’isola, poco distante, vi è infatti il Bar La Scaletta, rinomato per la bontà di questo piatto tradizionale e per la sua fantastica posizione davanti al mare.

Questo piatto, per nulla povero, è legato a una storia – invece – assai umile. Quando i pescatori si allontanavano per giorni in mare aperto per dedicarsi alla pesca, dovevano pur nutrirsi in qualche modo: escogitarono così questo piatto a base di pane duro ammorbidito in acqua di mare e insaporito con gli scarti del pesce.

Il piatto venne a sua volta rivisitato dalle donne dell’isola che, gioiose per il ritorno dei loro familiari, sostituirono il pane ammorbidito dall’acqua del mare, con l’aragosta, utilizzata ai tempi solo in occasione di festività religiose importanti. La pasta venne inserita soltanto lo scorso secolo, ma il vero mistero aleggia sulla cannella: da dove deriva il suo utilizzo all’interno di questo piatto?Zuppa di Aragosta_CibovagareLa cannella veniva infatti utilizzata dalle fidanzate prima del matrimonio all’interno del caffè, per suggellare quel patto d’amore ma – non si sa come – pare sia finita anche all’interno della zuppa.

Contatti

Ristorante "La Scaletta"

Via Telegrafo, 2, 91023 Marettimo TP
0923 923233
postmaster@ristorantelascaletta.it
www.ristorantelascaletta.it

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