Il brindisi della nostra redazione per Capodanno
4 consigli per salutare la fine dell’anno con il botto
- Franciacorta satèn (cristina rombolà)
- Moscato sardo (elena maccone)
- Birra metodo classico (eugenio pellicciari)
- Vodka italiana (salvatore delogu)
A Capodanno bisognerà pur bere, questo è fuori discussione. Divisi tra l’attrazione verso nuove frontiere alcoliche e il vincolo a retaggi tradizionalisti, il dilemma ogni anno si focalizza sul cosa. Alla redazione del Gastronauta vogliamo trasgredire e, accanto alle classiche e intramontabili bollicine, vi diamo qualche consiglio bevereccio anticonformista con cui brindare con il botto, aspettando la fine del 2014. Per accompagnare questi calici, vi suggeriamo di non ancorarvi a garanzie del passato e di osare sperimentare: chi l’ha detto che lenticchie e zampone siano imperituri?
FRANCIACORTA SATÈN (Cristina Rombolà)
Non vogliamo rinunciare alle bolle come classicone di Capodanno e optiamo per una soluzione italiana con il franciacorta Satèn della cantina Mirabella di Rodengo Saiano (BS). Chardonnay in purezza, maturato 28 mesi sui lieviti, fermentato in vasca di cemento con passaggio in barrique e affinato per 4 mesi in bottiglia. Un vino raffinato, morbido e avvolgente, dal perlage persistente e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. La cantina ha fatto dell’eco-compatibilità la sua filosofia, con una produzione a basso impatto ambientale e l'uso di energie rinnovabili.
MOSCATO SARDO (Elena Maccone)
Un ricercato spumante (che sia dolce, ma non stucchevole) è quello che ci vuole per salutare elegantemente il 2014. Andiamo in Sardegna e scegliamo il Moscato della cantina Gallura di Tempio Pausania (OT). Un pregiato vino ottenuto dalla vinificazione in bianco di uvaggio Moscato 100%, spumantizzato con metodo charmat e maturato in cantina per 2-4 mesi. Dal colore giallo paglierino brillante, dalla spuma fine e dall’intenso aroma, presenta spiccati sentori fruttati. Ideale per un delicato finale, magari accompagnato da una buona fetta di panettone.
BIRRA METODO CLASSICO (Eugenio Pellicciari)
Un cincin alternativo di Capodanno è meglio se fatto con la birra. Se poi si tratta di una birra realizzata con lieviti da champagne, potete rassicurare anche i nonni perché non sconvolgerà le tradizioni. L’Equilibrista infatti è, nel nome e nella sostanza, una birra-non-birra, in bilico tra il mondo enologico e quello brassicolo.
Una speciale di Birra del Borgo, con mosto d’uva Sangiovese e mosto di birra, prodotta con metodo champenoise. Elegante, vinosa e complessa nei suoi 10,9 gradi alcolici, eppure di grande bevibilità ed equilibrio.
VODKA ITALIANA (Salvatore Delogu)
Per un brindisi ancora più trasgressivo, puntiamo su uno spirito da sempre sinonimo di Russia, ma oggi disponibile anche nella versione made in Italy. Riviera Vodka nasce dall’intraprendenza di tre neo-imprenditori italiani che hanno deciso di proporre l’alcolico con un marchio nazionale. Liscia e aromatizzata, è prodotta in Italia con i metodi tradizionali russi: distillata tre volte a partire da grano selezionato e acqua purissima, viene rettificata con filtri naturali a carboni attivi per ottenere una vodka di qualità dal raffinato gusto mediterraneo.