Milano: cento anni di Macelleria Maggio

Chi abita a nord di Loreto avrà sicuramente notato, in una apparentemente anonima stradina tra viale Monza e via Padova, una marea di persone davanti a un’insegna che no, grazie al cielo non è la nuova apertura del bubble tea di turno, ma un’attività storica, presidio del quartiere.

Si tratta della Macelleria Maggio, una bottega che da cento anni onora con il suo operato l’intera Milano e che porta il nome di una grande donna, uno dei primi esempi di imprenditoria femminile della città.

LA STORIA DELLA MACELLERIA MAGGIO INIZIA NEL 1920

Era il 1920 quando Gerolamo Biassone, insieme al fratello Luigi e alla moglie Maria Maggio, apre una macelleria. L’attività di macellazione, in seguito ai decreti igienici del comune, viene spostata nel macello comunale e la bottega si limita alla sola rivendita delle carni.

Qualche anno dopo Luigi e Gerolamo muoiono. Maria si ritrova da sola, con due figli piccoli (Piera ed Emilio), a dover garantire continuità a un negozio che per funzionare ha bisogno di una conoscenza approfondita degli animali e dell’affidabilità di chi li alleva.

La donna è tenace e, nonostante le difficoltà del periodo post Prima Guerra Mondiale, non si dà per vinta. Assume del personale esterno e, dal 1922, porta avanti la bottega. Negli anni Cinquanta Luciano, che fa il grossista al macello comunale, sposa Piera e inizia a trasmettere la sua cultura sulle carni al giovane Emilio.

Gli insegna a lavorare i tagli, lo porta con sé alla fiera del bestiame, vanno insieme dagli allevatori a visitare le stalle, a verificare le condizioni degli animali, a sceglierli e a contrattare. Il giovane cresce nell’ambiente di lavoro della madre e dello zio, la sua carriera è già decisa e lui vi si dedica con grande passione.

Con lo zio amplia gli spazi e, per adattare l'attività alle norme igieniche (sempre più rigide nei confronti dei piccoli esercizi), inserisce un retrobottega per separare la lavorazione della carne dalla vendita. Nel 1957 sposa Maria e l’anno dopo nasce Franco, l’attuale titolare.

LA MACELLERIA MAGGIO OGGI

Franco cresce nella macelleria di famiglia, impara il mestiere insieme alla nonna e allo zio Luciano. Nel 1986 sposa Giuliana e insieme danno una svolta decisiva alla bottega.

Introducono la produzione diretta dei salumi, sia freschi sia stagionati, e la preparazione dei piatti pronti, divenendo anche una delle migliori gastronomie della città.

La macellazione delle carni bovine richiede una formazione diversa rispetto alla produzione di salumi: Franco va a scuola dal signor Giovanni Buratti, titolare dell’omonimo salumificio artigianale, che prima di cessare l’attività era fornitore della macelleria.

Giuliana proviene da una famiglia di agricoltori specializzata nella commercializzazione delle verdure. Anche lei si mette in gioco e sfrutta le sue conoscenze per creare piatti già pronti di verdure, di carne e pasta fresca per i clienti.

Il futuro della macelleria è nelle mani di Daniele, il figlio trentenne che, finiti gli studi alberghieri, si dedica con grande entusiasmo all’attività di famiglia, dando anche una mano nella preparazione delle ricette della gastronomia.

Cent'anni sono passati e noi ci auguriamo di ripassare tra altri cento e di trovare ancora le generazioni successive a gestire questa piccola grande bottega storica.

Intanto però vi consigliamo di fare un salto il prima possibile per assaporare una supercarne bovina, di razza piemontese allevata come si deve e dalla qualità indiscussa, ma anche cotechini, salumi, pollo, vino e una gastronomia che è tra le migliori della città.