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La canapa è buona da mangiare

Un ingrediente, dalla tante virtù, entrato negli ultimi anni tra i fornelli


Se fino a poco tempo fa il nome era collegato unicamente agli effetti stupefacenti, negli ultimi anni il suo uso è stato sdoganato anche in cucina. Una pianta dalle tante virtù, quella della canapa, ricca di omega 3 e 6, proteine, vitamine, sali minerali, antiossidanti, fibre e con effetti benefici sul sistema immunitario e cardiovascolare.

Se poi vi stesse venendo il dubbio che sia il classico ingrediente sano e insapore, scacciatelo: oltre a fare bene, la canapa è anche gustosa. L' aroma, simile a quello della nocciola con punte leggermente dolciastre ma non stucchevoli, la rende adatta alla realizzazione di ricette eclettiche e originali: pane, pasta, biscotti, focacce, piadina, cioccolato. Dai semi di canapa è possibile estrarre un olio saturo di grassi essenziali e una farina delicata e leggera, priva di glutine. Occhio a non confondersi però: a essere entrata tra i fornelli è la Cannabis Sativa che, a differenza della Indica, non contiene principi psicotropi. 

Nessuna brillante scoperta, in realtà, dato che già in tempi non sospetti lungimiranti cuochi realizzavano originali ricette con questo prezioso ingrediente, finito gradualmente nel dimenticatoio e oggi recuperato. Nei libri di cucina rinascimentale, la canapa è molto diffusa. Tra le testimonianze più autorevoli del suo uso vi è quella di Maestro Martino da Como che, nel libro De Arte Coquinaria, inserisce la suppa de lacte de seme de canape. Il Platina nel De honesta voluptate et valetudine riporta il piatto di Maestro Martino e cita un’altra minestra a base di semi di canapa, zenzero, zafferano, mandorle e mollica di pane. Mentre Jean de Bockenheim nel Registre de cuisine consiglia la minestra di canapuccia. Insomma, se andiamo a ritroso nel tempo, ci rendiamo conto che la canapa era un alimento abbastanza comune in cucina, ma da un certo momento in poi è stato relegato al solo settore tessile. 

Di recente il suo ostracismo è finito e oggi la si ritrova in molti piatti d’alta cucina e non solo, spopola anche tra le mura domestiche. Che diventi il trend gastronomico dei prossimi anni? Qualcuno è pronto a scommetterci e c’è già chi ha iniziato a sperimentare. Nel ristorante Il Convito di Curina a Castelnuovo Berardenga (SI), il cuoco Giorgio Trovato sta lavorando alla costruzione di piatti con la canapa, di cui nella tenuta c’è una coltivazione di due ettari. Per il momento sono presenti olio di cannabis, pane, pasta e dolci con la farina della pianta, decotti e tisane ricavati dall’infusione delle foglie.

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