Sostenibilità: la parola a DR. SCHÄR, azienda leader del senza glutine
Abbiamo chiesto a Hansjörg Prast, Chief Marketing Officer di Dr. Schär, come l'azienda leader del senza glutine affronta tematiche sensibili legate all'ambiente e alle risorse umane.
La parola sostenibilità è ormai sulla bocca di tutti. Sono molte le realtà food&wine che, per fortuna, stanno andando in questa direzione. Abbiamo chiesto a Hansjörg Prast, Chief Marketing Officer di Dr. Schär, leader globale nell’ambito del senza glutine e dell’alimentazione specifica, come l’azienda si pone di fronte a tematiche molto sensibili, soprattutto alla luce del loro primo report di sostenibilità.
Negli ultimi tempi la parola sostenibilità sembra essere inflazionata nel mondo della produzione agro-alimentare. Al di là della moda, esiste una vera presa di coscienza?
Dr. Schär è un’azienda nata con lo scopo di migliorare la vita delle persone con specifiche esigenze alimentari. La cura ed il rispetto per le materie prime in tutta la catena del valore fa da sempre parte del nostro DNA.
I cereali minori, fonte di Biodiversità in agricoltura, ci sono cari fin dalle nostre origini perché rappresentano un’eccellente alternativa – gustosa e nutriente – ai grani contenenti glutine.
Siamo inoltre consapevoli che l’ambiente esercita un impatto diretto sulla qualità dei prodotti, perché la bontà dei nostri ingredienti corrisponde alle condizioni dell’habitat in cui crescono. Ciò che fa bene alla natura è positivo anche per i nostri alimenti. Per questo ci impegniamo concretamente a preservare l’ambiente che ci circonda, per noi stessi e per le generazioni a venire.
In conclusione, non possiamo esprimerci per tutto il settore, ma da leader globale nell’ambito del senza glutine e dell’alimentazione specifica che punta alla massima qualità, facciamo e faremo ogni sforzo per mantenere i nostri alimenti sostenibili e compatibili con un futuro prospero. Contribuiamo a un mondo migliore, un seme alla volta.
Cosa fa Dr. Schär per essere sostenibile?
L’azienda, nata nel cuore delle Alpi e rimasta fedele alle tradizioni e alla cultura di rispetto per la natura tipico di queste zone, ha presentato nel 2021 la propria strategia di sostenibilità imperniata su 4 pilastri fondamentali: la promozione dell’agricoltura sostenibile, l’impegno all’utilizzo di imballaggi meno impattanti, la riduzione dell’impronta di CO2 e il sostegno a diversità e inclusione. Nello stesso anno Dr. Schär ha pubblicato il proprio codice di condotta, “Il nostro impegno per le persone, i prodotti e il pianeta” in cui ha definito il proprio interesse attivo alla costruzione di un mondo più sostenibile dove responsabilità sociale, protezione dell’ambiente e del clima possano andare di pari passo con lo sviluppo dell’azienda.
Oggi siamo orgogliosi di annunciare il primo Report di Sostenibilità, che contiene i dati concreti del nostro impegno: come le iniziative nel campo della biodiversità e l’attuazione di progetti agricoli innovativi che hanno comportato un risparmio idrico del 20% rispetto alle pratiche tradizionali e l’utilizzo di fertilizzanti alternativi che ha favorito un +15% nella resa e nello sviluppo delle piante.
Ci stiamo muovendo anche nel campo del packaging, per il quale abbiamo un obiettivo di diminuzione dell’uso della plastica del 25% entro la fine del 2024. Nell’ultimo anno abbiamo, inoltre, utilizzato il 5,23% in più di materia prima riciclata nella composizione degli imballi. In tema di impronta di carbonio, riportiamo che nel 2022 solo in Italia abbiamo ottenuto un risparmio di 7000 tonnellate di CO2 grazie all’uso dell’elettricità verde e che nei prossimi anni inaugureremo 4 nuovi sistemi fotovoltaici in Germania, Italia e Austria per rafforzare l’approvvigionamento energetico da fonti pulite. Infine, il 37% di manager donne nel gruppo prova il nostro impegno per la Diversity & Inclusion. C’è davvero tanto in Dr. Schär che parla di sostenibilità.
Lavorando anche con le monoporzioni, che misure prende l’azienda per limitare l’uso della plastica?
La plastica si è dimostrata un materiale di imballaggio sicuro ed efficace per i nostri prodotti, molto sensibili all’aspetto della contaminazione. Purtroppo, però, il suo smaltimento effettuato con incuria sta causando enormi danni ambientali. Il nostro impegno per diminuire l’impatto degli imballaggi è solido e si concretizza in pochi punti, molto importanti: l’eliminazione dell’imballaggio divenuto superfluo grazie alle nuove tecnologie e la riduzione di quello necessario, come nel caso del nostro best seller Mastro Panettiere, la riduzione del 25% dell’uso della plastica negli imballi entro la fine del 2024 e l’ultimo, l’obiettivo più consistente: la transizione per tutti i nostri prodotti verso materiali di imballaggio completamente riciclabili, riciclati o compostabili.
La sostenibilità non è solo rispetto delle risorse ambientali, ma anche di quelle umane. In che modo Dr. Schär interviene su questo tema?
Per Dr. Schär diversità e inclusione sono fattori chiave. Negli ultimi 100 anni lo abbiamo dimostrato, lavorando per far sì che tutti possano mangiare alla stessa tavola, senza essere limitati dalla necessità di seguire un’alimentazione specifica.
Questo principio ispiratore ci guida non solo nel rapporto con i consumatori ma anche nelle relazioni con gli stakeholder e le comunità intorno a noi. Sono anzitutto i nostri collaboratori a rendere la nostra attività davvero sostenibile per il futuro. Noi, di conseguenza, ci impegniamo a sostenere la diversità e l’inclusione come fattori chiave e criteri nelle assunzioni, per favorire il potenziale, l’innovazione e per attrarre talenti.
I dati del nostro Report di Sostenibilità, che analizza il periodo 2021-2022, indicano che in azienda lavorano 1.539 dipendenti provenienti da 55 Paesi diversi, 43% donne e 57% uomini, 91% con contratto a tempo indeterminato. Il 37% dei manager è composto da donne.
Le misure di sostegno e formazione ai nostri collaboratori sono varie e si estendono in misura coerente all’ampiezza, alle possibilità e alle necessità locali, alle varie sedi del gruppo. Si va dalla possibilità di usufruire dello smart working (regolata dall’emanazione di una policy globale) all’offerta di corsi di formazione e sport all’interno delle mura aziendali. Lo scorso anno la nostra Dr. Schär Academy ha fornito in media ad ogni collaboratore 34 ore di formazione. Ci occupiamo anche di sostegno all’infanzia, attraverso l’insediamento di un asilo nido nella sede centrale di Postal e l’erogazione di un contributo alla cura in altre sedi. Molto altro si potrebbe elencare, rimandiamo alla consultazione del report di sostenibilità per avere maggiori dettagli.
Se tutte le aziende seguissero un modello sostenibile, potrebbero fare la differenza. Quali consigli dà Dr. Schär alle industrie per apportare un vero cambiamento nella produzione alimentare?
La sostenibilità - dei nostri business, del nostro stile di vita - è l’unica chiave per la sopravvivenza delle generazioni a venire nel mondo come lo conosciamo. Si tratta di conservare le risorse, disinnescare il cambiamento climatico, proteggere la biodiversità, tutelare la nostra salute e incentivare l’equità sociale.
Il margine di scelta, se vogliamo preservare il nostro pianeta e noi stessi, a questo punto è piuttosto ridotto: dobbiamo adottare urgentemente un modo diverso e più responsabile di operare come aziende e di agire come individui nella società.
Questa presa di coscienza necessaria dovrebbe essere uno stimolo sufficiente per l’attuazione di pratiche più consapevoli sia nella nostra vita privata che, a maggior ragione, nella conduzione delle imprese del settore alimentare – e non solo.