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Cirò, un Borgo Divino

Viaggio nel Cuore di una delle capitali storiche del vino calabrese


Cirò, un incantevole borgo che affaccia sul mare Jonio, è un luogo dove ogni angolo racconta una storia di emozioni e tradizioni. Il centro storico, perfettamente conservato, si presenta come un viaggio nel tempo che affonda le radici nella storia millenaria di questo affascinante paesino calabrese. Un percorso di tre ore è sufficiente per scoprire il fascino di Cirò, partendo dalla porta principale, Mavilia, un varco che accoglie i visitatori con il calore delle tradizioni locali e la maestosità dei paesaggi.

Dal panorama che si estende sul mare Jonio fino ai vicoli stretti e pittoreschi, ogni passo all’interno del borgo è un tuffo nella storia. Il paese è famoso non solo per la sua bellezza naturale, ma anche per il legame indissolubile con la figura di Luigi Lilio, celebre matematico e astronomo che, con i suoi studi, ha dato un contributo fondamentale alla creazione del calendario gregoriano. Il museo a lui dedicato rappresenta un'importantissima tappa per chi desidera comprendere meglio il genio di questo illustre figlio di Cirò.

Borgo

Proseguendo lungo il cammino, si arriva alla piazza principale, dominata dall’imponente Castello Aragonese. Qui si possono ammirare i segni delle diverse dominazioni che nel corso dei secoli hanno influenzato la città: le influenze saracene e bizantine (IX e X secolo), i Normanni, gli Svevi e gli Angioini sono tutti testimoniati dagli elementi architettonici che arricchiscono il castello, lasciando tracce indelebili della storia di Cirò.

Da non perdere è anche la Chiesa di Santa Maria de Plateis, una delle più antiche del borgo, che si erge come simbolo della spiritualità e della devozione che da sempre caratterizzano il popolo di Cirò.

Lungo la cinta muraria che un tempo circondava il paese, si aprivano quattro porte, ognuna con una storia affascinante. Porta Mavilia, la principale, è stata in gran parte demolita, ma ancora oggi ne rimangono i frammenti a testimoniare l'antica grandezza. Porta Scezzari, situata lungo via Casoppero, prende il nome dai soldati svizzeri che, dopo aver assediato a lungo il paese, vi irruppero. Porta Falcone, un tempo nel rione più basso del paese, non esiste più, ma la sua memoria è ancora viva tra gli abitanti.

Cirò è anche famosa per il suo vino, uno dei più pregiati della Calabria. I tour enogastronomici, che permettono di visitare le cantine e i vigneti locali, sono un’occasione imperdibile per scoprire le tradizioni vinicole del borgo e assaporare i sapori autentici della terra. La cucina locale è un altro punto di forza di Cirò, con piatti che raccontano la storia della tradizione contadina: dai famosi peperoni e patate (pip e patate) alla cacciagione, la gastronomia è un tripudio di sapori semplici ma intensi. Due ristoranti con B&B, sono il luogo ideale per degustare queste prelibatezze.                                                                                                                                                                                  Ristorante Aquila D’Oro                                                                                                                                                                      Ristorante Catena

Vigne

Infine, per chi desidera immergersi completamente nell’atmosfera del borgo, ci sono numerose strutture ricettive che offrono soggiorni confortevoli, permettendo ai visitatori di vivere un'esperienza autentica e indimenticabile. Cirò, con la sua storia, i suoi panorami e le sue tradizioni, è davvero un borgo divino, dove ogni angolo è una scoperta da fare.

 

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