La ricetta delle polpette di strigoli
Polpette di strigoli. Le ricette del Gastronauta fatte di ricordi e antiche tradizioni
Mi è sempre piaciuto seguire mio nonno nei mercati di bestiame o nelle visite nelle stalle di campagne per contrattare vitelli e manzi. Un piacere accresciuto dal dopo mercato, cioè il pranzo in qualche locale fuori mano, con pochi piatti, dove il nonno soleva visitare, prima la cucina, poi chiedeva i piatti che aveva avvistato.
E queste polpette sono un ricordo di un’Osteria tra Santa Sofia e San Piero in Bagno che prima ha cambiato completamente la cucina, poi è stata definitivamente chiusa. Il legame con questo locale era anche sentimentale: un amore platonico con la bambina dell’oste.
Curiosità: Mortadella
Caratteristico e popolare salume di origine bolognese, deve il suo nome al latino farcinem murtatum o myrtatum, che indicava una salsiccia condita con il mirto.
La mortadella bolognese, chiamata anche Bologna, si ricava per il 60% da carne suina magra, mentre il restante 40% è tratto dal grasso della guancia, di cui si fanno lardelli che attraversano tutto l’impasto per il lungo. Confezionata in forme cilindriche, arrotondate alle estremità, ha un involucro che, oggi, è molto spesso artificiale, tradizionalmente invece era fatto con la vescica di suino o bovino.
DIFFICOLTÀ
TEMPO
COSTO
Ingredienti
- 3 mazzetti di strigoli
- prezzemolo
- uno spicchio d’aglio
- 50g di parmigiano grattugiato
- 50g di formaggio di pecora
- 50g di fontina stagionata
- 150g di squacquerone
- 150g di mortadella
- 2 uova
- pangrattato
- sale e pepe
- olio extravergine d’oliva per friggere