Pesce finto
Il pesce finto: le ricette del Gastronauta fatte di ricordi e antiche tradizioni
Dopo tanto parlare di pesce, vi devo fare una confessione. Anch'io ho i miei scheletri nell'armadio o, in questo caso, lische.
Anni fa la signora Savino, una simpatica napoletana di una certa età che ogni tanto cucinava per me, ha scovato nella mia fornitissima madia molte scatole di tonno di Carloforte e mi ha insegnato il modo di usarle al meglio. E' un piatto inventato durante la guerra per sopperire la carenza di pesce fresco.
Curiosità sul tonno
Il commercio del tonno riposto in barili e ricoperto di olio è praticato da molti secoli dai popoli del Sud Europa, in contrapposizione a quello di aringhe salate, altro grande mercato diffuso però a Nord.
Fu dopo l'invenzione di Nicolas Appert - quello delle conserve sotto vuoto in barattoli di vetro o latta - che la Sardegna, nel 1868, vide la nascita della prima ditta di inscatolamento in lattine.
I liguri portarono poi questa tecnica in Spagna e da allora le scatolette si diffusero a un prezzo ridotto e competitivo.
DIFFICOLTÀ
Bassa
TEMPO
30 minuti
COSTO
Basso
Ingredienti
- 500 g. di patate lessate
- 60 g. di capperi dissalati
- 60 g. di olive
- 100 g. di tonno sott'olio sgocciolato
- 2 alici sott'olio
- sale e limone
Procedimento
Come preparare il pesce finto
- Schiacciare le patate e ridurle in purea.
- Spezzettare i capperi, le olive, le alici, il tonno e amalgamarli alla purea di patate.
- Aggiustare di sale. Mettere il composto in un apposito stampo a forma di pesce.
- Sformarlo e servire tagliato a fettine con qualche goccia di limone.