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Zenato: una storia iniziata nel 1960

L'anima del Lugana e il cuore della Valpolicella


In questi giorni Verona è stata il this must be the place, punto di riferimento per il settore vinicolo italiano. Vinitaly ha festeggiato i suoi cinquant’anni di vita e, per omaggiarlo, vogliamo presentarvi una storica cantina veneta che ha presenziato al salone internazionale del vino fin dalla sua prima edizione. Nata nel 1960, l’azienda vitivinicola Zenato deve il suo nome all’omonimo fondatore Sergio che, con lungimiranza pionieristica, ha creduto profondamente nel territorio del Lugana e della Valpolicella e ha scommesso sui vitigni autoctoni.

Novanta ettari di terreno, di cui quaranta vitati a Peschiera, e cinquanta in Valpolicella, nella tenuta Costalunga, dove vengono coltivati Corvina, Rondinella e Oseleta. Oggi l’attività è nelle mani di Alberto e Nadia Zenato, figli di Sergio, che con la madre Carla, continuano a portare avanti con passione e professionalità il lavoro del padre. Due i cavalli di battaglia della cantina, entrambi espressione delle enormi potenzialità del terroir del Lago di Garda: il Lugana e l’Amarone.

“Da sempre ci siamo impegnati nella valorizzazione del nostro territorio, a partire dal Lugana, da cui ha preso il via quel percorso di tradizione di qualità e di perseveranza che costituiscono i tratti distintivi del nostro marchio”, racconta il responsabile della produzione Alberto Zenato che aggiunge: “quest’anno celebriamo la terra da cui nascono i nostri rossi, il Monte Costalunga, nella Valpolicella Classica, a Sant’Ambrogio”. E proprio a questa terra l’azienda Zenato ha voluto rendere omaggio attraverso il libro “Monte Costalunga in Valpolicella” a cura di Bruno Avesani, edito da Biblos (presentato il 4 aprile alla Feltrinelli di Verona). Il libro racconta le vicende che hanno interessato il Monte Costalunga, da sempre vocato alla coltura della vite, praticata dalle diverse popolazioni che si sono stanziate nel corso dei secoli: Arusnati, Romani, Longobardi. Una terra che grazie alle istituzioni ecclesiastiche e a grandi famiglie aristocratiche nel tempo ha rafforzato la sua identità vitivinicola.

Qui, trent’anni fa Sergio Zenato ha acquistato la sua tenuta e ha deciso di investire sulla valorizzazione della Valpolicella, da cui provengono le etichette presentate all’ultimo Vinitaly, tra cui il Ripassa, un’ etichetta significativa, che proprio quest’anno ha compiuto vent’anni. “La Ripassa è un’etichetta emblematica del nostro modo di operare e di una zona vinicola coma la Valpolicella in cui abbiamo sempre creduto […] Mio padre è stato un grande pioniere e negli anni Novanta ha intuito la necessità di un vino con una struttura più importante della Valpolicella, ma meno complesso dell’Amarone. Ed è così che, riscoprendo un metodo antico locale, il ripasso, nel 1992 uscimmo con la prima bottiglia di Ripassa Zenato”, commenta Nadia.

Oltre ai grandi classici della cantina, a Verona hanno fatto il loro debutto due nuove etichette Zenato, nate nell’azienda Sansonina, una sfida al femminile gestita da mamma Carla e dalla figlia Nadia. Evaluna (ottenuto da Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc) vuole vincere la scommessa di confrontarsi con vitigni internazionali sul lago di Garda; e Sansonina Vigna del Moraro Verde che vuole valorizzare il Lugana con un metodo tradizionale di vinificazione: la fermentazione spontanea. 

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ZENATO AZIENDA VITIVINICOLA

via San Benedetto 8, Peschiera del Garda (VR)

045.7550300

press@zenato.it.

www.zenato.it

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