Marano Wild-Hopfest: una festa nel nome del luppolo italiano
Marano Wild-Hopfest. Da domani e fino a sabato Marano sul Panaro diventa la capitale dell'oro verde
C’è aria di festa a Marano sul Panaro: domani e sabato 16 luglio ritorna, per il quarto anno consecutivo, il weekend più verde dell’estate emiliana, la Marano Wild-Hopfest, la due giorni dedicata al luppolo autoctono. Da qualche tempo, infatti, il piccolo comune in provincia di Modena si è trasformato nella capitale del luppolo grazie a una giovane realtà locale che dal 2014 produce e commercializza l’oro verde coltivato nei terreni vocati della zona.
L’Italian Hops Company, di cui abbiamo parlato più volte in questa sede, può considerarsi l’unica realtà nazionale che lavora, a livello professionale e in quantità considerevoli, diverse varietà di luppolo che vengono distribuite ai migliori birrifici artigianali della penisola. Tanti i progressi e i traguardi raggiunti dalla modenese sturt up, fondata da Eugenio Pellicciari e Gabriele Zannini, in collaborazione con il Comune di Marano e l'Università di Parma.
Nato con l’obiettivo di rivalutare il territorio e di rafforzare l’economia delle filiere corte, il progetto di Marano ha voluto puntare su una pianta che, seppur presente naturalmente nelle contrade e coltivata fino al XIX secolo, non era stata più presa in considerazione dall’agricoltura.
Una sfida innovativa e rischiosa che oggi si può dire vinta. Per capire la portata del progetto basta visitare il luppoleto sperimentale che, allo stato attuale, presenta più di trecento esemplari di luppolo, tra cui una decina di varietà commerciali (tedesche, polacche, inglesi e americane), più di 70 genotipi di selvatico recuperati in giro per l’Italia e moltissimi autoctoni emiliani, alcuni dei quali presentano interessanti affinità con il luppolo britannico.
Certo, la strada per avere un luppolo interamente italiano è ancora in costruzione, ma qualcosa si sta muovendo in quel di Marano sul Panaro e appoggiare questo progetto rivoluzionario potrebbe essere importante per la produzione brassicola dello stivale. Il luppolo è una materia prima fondamentale e coltivarlo in Italia vorrebbe dire meno dipendenza dall’estero e liberare la birra dal retaggio medievale che la associava a una bevanda barbara, in netta contrapposizione alla cultura del vino di eredità romana e, in seguito, cristiana.
Può il luppolo di Marano ridare dignità a questo ingrediente e mettere in discussione l’egemonia dei nobili parenti mitteleuropei? Noi crediamo di sì. L’obiettivo è di puntare sulla Biodiversità del luppolo, attraverso la selezione di ceppi italiani spontanei che potrebbero portare alla scoperta di genotipi dall’alto potenziale qualitativo e dalle proprietà organolettiche originali, diverse dai luppoli già presenti in commercio, tali da conferire alla birra sentori del tutto nuovi.
Marano Wild-Hopfest
La Marano Wild-Hopfest sarà proprio l’occasione per essere aggiornati sui nuovi risultati ottenuti nel luppoleto, sui dati raccolti recentemente e sui progetti per il futuro. L’edizione del 2016 del meeting vedrà la partecipazione di 6 tra i migliori birrifici artigianali italiani: Birrificio Argo (PR), Cane di Guerra (AL), Birrificio Dada (RE), Birrificio Italiano (CO), Piccolo Birrificio Clandestino (LI), Birrificio Vecchia Orsa (BO). Visita al luppoleto sperimentale, laboratori di degustazione a cura di Union Birrai Beer Taster, abbinamenti gastronomici e degustazioni, cotta pubblica dimostrativa, workshop di approfondimento sulla coltivazione...
Sono tantissime le iniziative legate al mondo della birra artigianale in programma durante la due giorni, che culmineranno nella conferenza nazionale di presentazione delle nuove varietà di luppolo italiane “Coltivando la rivoluzione”, sabato 16 a partire dalle 10.00 del mattino presso il Centro Culturale di Marano sul Panaro. Titolari di aziende agricole, agricoltori, mastri birrai, nerd della birra, o semplicemente beer lover, cosa aspettate a segnare questo appuntamento in agenda?
Contatti
MARANO WILD-HOPFEST - Per info: Eugenio Pellicciari
15-16 luglio, Marano sul Panaro (MO)
333.7221664
eugenio.pellicciari@gastronauta.it