Street food d'Europa
Street food. 4 cibi di strada da assaporare in giro per il vecchio continente
“Paese che vai, Street food che trovi” potrebbe essere il motto di questo tempo, in cui il cibo di strada torna protagonista di pasti e spuntini senza esclusione di fritti e grassi animali. Lo sappiamo bene noi italiani, che siamo riusciti a inventarci carretti pieni di leccornie sotto ogni campanile.
Ma se un viaggio in Italia potrebbe gettare nell’imbarazzo gastronomico gli indecisi gourmet, come sarebbe l’equivalente esperienza fatta in Europa? Non priva di sorprese, come rivela una divertente infografica realizzata da Wimdu che, oltre a darci qualche spunto per le prossime vacanze nel vecchio continente, fornisce calorie e costi per ciascuna specialità (goloso avvisato, mezzo salvato). Noi del Gastronauta non potevamo esimerci dal fare qualche precisazione e aggiunta, perchè su certi argomenti siamo piuttosto sensibili.
Pastel de nata
Pare che i portoghesi ne sfornino circa 19.000, nella sola capitale, di queste deliziose paste di sfoglia ripiene di crema. Le pastel de nata addolciscono le passeggiate dei turisti tra i vicoli di Lisbona e non solo. Infatti noi l’abbiamo trovata con il nome di Egg Tart anche nella lontana ed esotica Macau, chiaro lascito gastronomico di epoca coloniale. Bisogna dire che paesaggi e culture diverse arricchiscono l’assaggio di questo dolcetto di atmosfere differenti. Perché, come si dice spesso da queste parti, non si mangia solo con la pancia.
Haring
Che non vengano neppure menzionate le aringhe olandesi, questa ci sembra una grave mancanza, da colmare imbarcandosi immediatamente sul primo volo diretto ad Amsterdam. Destinazione finale? Non quello che le menti maliziose potranno pensare, ma il baracchino di Stubbe's Haringle vicino alla stazione centrale. Chiedete un Broodje Haring e preparatevi ad addentare aringa cruda marinata, cipolla bianca tagliata sottile e cetrioli sottaceto racchiusi in un soffice panino, il tutto con vista su uno dei suggestivi canali della città, il Singel.
Panisses
Siete a Marsiglia, immersi nei profumi di basilico, frutta, pesce dei mercatini del centro e in quello di alcool proveniente dai vicoli trasandati e vissuti di città difficile. Andate al Port Vieux, fatevi scompigliare i capelli dal Mistral e concedetevi una passeggiata all’Estaque, piccolo porto ed ex villaggio di pescatori, luogo d’ispirazione per molti artisti. Se avete nostalgia dell'Italia, assaggiate la specialità dei chioschetti di qui:le panisses, frittelle di farina di ceci che richiamano alla memoria le panelle siciliane, le panisse liguri, la cecìna Toscana, la fainé sarda.
Bretzel
Si parla tedesco e beve birra, questo è il comune denominatore dei posti dove è possibile addentare il pane dalla tipica forma a nodo, l’aroma intenso e l’inconfondibile lucidatura data dal bicarbonato di sodio (o dalla soda caustica). Scegliete un luogo a caso dall’Alto Adige in sù e provateli nelle varie versioni: dolci, salati, piccoli, secchi e ripieni di ogni ben di Dio che trovate sul percorso, compreso il classico abbinamento da Oktoberfest con wurstel bianchi e senape. Solo la fantasia o uno stomaco schizzinoso potranno porre limite alle vostre sperimentazioni.