Pizza Tafazzi
Uno dei simboli del made in Italy è sotto accusa per colpa di un manipolo di truffaldini
Insomma un cibo tra i più straordinari. E’ altresì vero che ormai tutto il pianeta lo rivendica, basti pensare che durante un convegno a Bologna un docente della Johns Hopkins affermò: <how do you say in Italian pizza?>, ma pizza significa Italia. Ebbene alla visione della trasmissione “Report”, su Rai 3, ho pensato a Tafazzi, ovverosia come per quattro speculatori (olio di dubbia provenienza e qualità, mozzarella scadente, etc.) o per altri quattro capaci di bruciarla, l’opinione pubblica abbia avuto l’impressione di essere, ogni giorno, avvelenata e truffata. A dire il vero se si potesse controllare l’olio nei retrobottega anche di molti ristoranti ci sarebbe da rimanere basiti. Tutto questo è comunque conosciuto, ma sebbene sia voce diffusa, non lo è per chi dovrebbe fare i controlli.
E ancora in molti saranno rimasti sorpresi dallo scoprire che la mozzarella arriva dalla Germania, ma è noto: il maggior produttore al mondo, incredibile ma vero, è a Berlino. Lo scandalo è invece sulla dubbia provenienza di mozzarella spacciata per italiana. Mi chiedo con che faccia sia stata chiesta alla UE, il riconoscimento STG per la pizza, con un disciplinare ferreo: olio d’oliva extra vergine, mozzarella di bufala campana dop o mozzarella Stg per eliminare i “taroccamenti” nel mondo. Per evitare ulteriori brutte figure sarebbe meglio ritirare il riconoscimento Unesco alla pizza come patrimonio dell’Umanità. Ancora una volta però pagano i tantissimi pizzaioli professionali e onesti, sparsi per l’Italia, "sputtanati" da un manipolo di truffaldini.
Sine qua non