Nostalgia Canaglia
La trattoria Mario, a Firenze, è un vero teatro della cucina made in Italy
Metti un giorno all’ora di pranzo, quando casualmente passo davanti a un locale a Firenze, che ha segnato gli anni spensierati della mia vita e mi ha erudito sulle materie prime e sui vini. Trattasi di un’Osteria con 60 anni vita e oltre, da Mario, dove la prima volta che ho mangiato ho speso 330 lire (ribollita, due uova al tegamino con fagioli all’uccelletto, ma un quartino di Chianti Gallo Nero Brolio, al fiasco), cifra che segna tanti anni fa.
Non ho ancora fame, la fila davanti a Mario si è molto allungata nel tempo (una volta i turni erano solo due: operai del mercato di San Lorenzo e poi universitari), per la segnalazione nelle guide di ogni parte del mondo.
I piatti fiorentini di Mario
Salto la fila e mi affaccio: Fabio e Romeo, figli di Mario e attuali gestori, mi abbracciano. Non resisto, “nostalgia canaglia”, mi siedo al tavolone che divido con tre americani, una francese, due brasiliane: una babele di lingue e di gusti diversi, ma inneggianti al cibo italiano. Chi ordina i tortelli di patate, chi la zuppa di fagioli, chi la ribollita, chi la bistecca di circa un chilo e mezzo, chi l’ossobuco, chi la braciola fritta … Che goduria nel vedere arrivare questi piatti cucinati con gli ingredienti che provengono dal vicino mercato, acquistati alle prime ore del mattino.
Scambio le impressioni con i commensali, mi rendo conto ancora una volta che la percezione della cucina italiana è questa, altro che i birignao dei pseudo creativi, ambasciatori di piatti solipsisti che non si trovano altrove.
Il quartino di Chianti Brolio
La mia scelta è sentimentale: pennette strascicate al ragù (e che ragù! Niente a che fare con il sottovuoto o il numero da giocare al lotto, ovverosia quel 65 °, diventato il jolly di tutti gli chef), arista in padella con un sughetto da scarpetta e fagioli bianchi. Pur essendoci la scelta fra tanti vini “toscani”, sono tornato al quartino di Chianti Brolio. Mentre mangio, ascolto le tante lingue presenti, noto anche i diversi status dei clienti: dallo studente che ordina un solo piatto, alla signora francese griffata Pucci, che ordina un Brunello di Montalcino. Un vero teatro di diffusione del made in Italy, altro che esibirsi in ambasciate e consolati per pochi eletti!
Contatti
FIASCHETTERIA - TRATTORIA MARIO
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