Mangiare con i piedi nell'acqua
Indirizzi e consigli
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C’è qualcosa di più gradevole, in estate di mangiare con i piedi nell’ acqua? Un piacere che, in passato, è stato soprattutto di scrittori, intellettuali e artisti a cominciare da Gabriele D’ Annunzio, frequentatore di Villa Fiordaliso, in stile liberty, a Gardone, sul Lago di Garda. Nei tavoli a fior d’acqua vengono serviti piatti intriganti: risotto Carnaroli, stracchino, sarde di lago allo spiedo e olio d’Argan ; maccheroni di pasta all’uovo ,garum d’anguilla ; luccio in conserva e polenta; torta di rose, cremino di Vov e limoni .
Ancora il Vate , amava i trabocchi sul mare Adriatico , da Lui definiti “ uno scheletro colossale di un anfibio antidiluviano “ , che mirava dalla sua villa dell’ Eremo , soprattutto il trabocco di Punta Castelluccio , dove la famiglia Verì da generazioni cucina il pesce vivo o appena pescato : cozze , limoni di mare , ricci e pelose .
Il grande Indro Montanelli amava un locale sulla spiaggia fra Lerici e Fiascherino al punto che ha scritto : “ con la speranza di poter fare un giorno , qui all’ Eco del mare , il bagnino , prenoto il posto “ . E’ in verità un luogo fatato , già frequentato anche da Mario Soldati , dove tornano Giorgio Bocca e da Guccini . La sera si cena , a lume di candele : spaghetti allo scoglio , insalata di polpo , alici fritte , branzino pescato in guazzetto ( abbinati al Vermentino di Zucchero ) e ottime creme .
Alla Pineta di Bibbona di Zazzeri , frequentato dalla nobiltà della Maremma , noti produttori di vino , come Piero e Ludovico Antinori , Incisa della Rocchetta e Oliviero Toscani sono contesi , per tutta estate , quattro tavoli sulla spiaggia , dove assaggiare un eccellente crudo , la rara trippa di pesce , nonché seppie nere con filetti di triglia
All’ Argentario , a Porto Ercole , in mezzo alla macchia mediterranea , da una strada che scende ripida sul mare si arriva nell’ appartato resort Pellicano , già amato dai reali d’ Olanda , da Charlie Chaplin , Denis Hopper , Bing Crosby : si cena in terrazza sul mare con una cucina stellare dello chef Antonio Guida : verdura con erbe e fiori , mozzarella , fondo di rucola con aceto di lamponi ; spaghetti Senatore Cappelli con garusoli , calamaretti e crema di friselle d’orzo; triglie avvolte nei fiori di zucca .
Mentre a Positano all’hotel San Pietro, dove sono scesi spesso Dustin Hoffman , i Rockfeller , Peter O’ Toole , Tina Turner, tra le alti pareti rocciose , a lato del solarium , il pranzo è servito accanto alla spiaggia “ al Carlino “ con uno scenario unico : si possono gustare zuppa di pomodoro freddo , anguria , bruschetta e finocchio; spaghetti della casa su zuppa di ricotta , baccalà e olive di Gaeta ; totani alla praianese .
Affacciato sulla spiaggia , tra capo Mortola e il nuovo porto di Mentone , “ Baia Beniamun “ ( loc. Grimaldi Inferiore ) , ristorante molto romantico con “ les pieds dans l’eau “ ; era amato dallo scrittore Nico Orengo , si possono gustare : insalata di crostacei , foie gras e verdure , gnocchetti morbidi con astice e verdure , scaloppa di rombo chiodato al vermentino .
La Taverna del Capitano , sulla spiaggia di Neirano, ha avuto nel tempo ospiti illustri , quali Edoardo De Filippo , appassionato di cucina , anche autore di ricette e il ballerino russo Nureyev . La superba cucina di Alfonso Caputo è sempre in movimento : il pesce ( calamari , saraghi , San Pietro , scampi ) cotto sulla pietra di mare; e da leccarsi le dita : i vermicelli fatti a mano e la “ pommarola e basilico “ .
Il ristorante “ Amare “ , sulla spiaggia dello splendido Verdura resort di Sciacca , aperto da poco ma i tavoli sono gìà frequentati da personaggi , quali Vittorio Sgarbi e Massimiliano Fuksas , attirati da Fulvio Pierangelini che qui serve “ cibo selvaggio” : aglio ,olio e pomodoretti ( guai a dire pomodorini ) ; calamari o calamaretti burro e salvia , busiate con calamaretti burro e salvia , ziti con gamberi pistacchi e menta , lasagne con sarde menta e pecorino .