Simone Caporale: il numero uno dei bartender
Intervista a Simone Caporale dell'Artesian Bar di Londra premiato con il titolo di Bartender of the Year
Continua il nostro viaggio nella mixologia d’autore con i principali protagonisti della scena internazionale. Dopo Antonio Parlapiano del Jerry Thomas Project di Roma, oggi vi presentiamo Simone Caporale, bartender del celebre Artesian Bar del Langham Hotel di Londra e vincitore, quest’anno, di uno dei premi più ambiti del settore, quello di International Bartender of the year.
Per Simone Caporale la strada da Como a Londra non è stata lunga. Dopo un periodo formativo in un piccolo caffè sulla riva del lago, decide di trasferirsi a Londra nel 2009 con una sola valigia e circa 2.000 euro in tasca.
Londra per un bartender significa tanto: è una delle migliori città al mondo in cui lavorare, è un luogo dove la cultura del bere e l’apertura mentale sono sviluppati e vivaci, offre l’incredibile chance di crescere professionalmente e svolgere la professione di mixologist e bartender al massimo livello.
Simone inizia così a lavorare al Roast di Borought Market a due passi dal London Bridge e ad apprendere lo stile Londinese nel mixare drink. Successivamente approda all’Artesian, semplicemente il miglior bar al mondo per Drinks International.
Qui Simone decolla definitivamente per arrivare a essere quello che è oggi, una celebrità nel mondo dei bartender che nel 2014 viene premiato con il titolo di Bartender of the Year.
Ricerca, passione, arte: è così che si può sintetizzare la sua carriera che emerge in quest’intervista che Stefano Tosoni di Distilled District ha realizzato per noi.
Dalla fermentazione naturale allo stile, dall’etica del bartender all’importanza della scelta degli ingredienti: ecco il racconto di Simone Caporale. Buon ascolto!
La presentazione e l’intervista a Simone Caporale sono stati fatti da Stefano Tosoni della rivista Distilled District
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