Dom Pérignon e Ferran Adrià
La casa francese di champagne stipula un'alleanza storica con lo chef catalano
elBullifoundation, la fondazione di ricerca gastronomica a 360 gradi, un laboratorio di dialogo della cucina con la filosofia, l’arte, la storia, il design.
Due realtà enogastronomiche d’eccellenza, dunque, che hanno deciso di unire le loro forze e il loro potenziale innovatore. L’obiettivo, sintetizzano i due protagonisti, è quello di “decodificare ed esplorare i meccanismi del processo creativo e scoprire il genoma della creazione”. Il progetto, presentato il prossimo 17 aprile a Barcellona, si chiamerà “Dom Pérignon Decoding”, sancirà un accordo di tre anni e trasformerà Dom Perignon in un’azienda “angelo” (come ha segnalato Adrià attraverso un tweet), termine con cui vengono indicate le realtà che appoggiano elbullifoundation. Le due parte dell’alleanza si erano già incontrate in passato, in diverse occasioni, tra le quali l’ultima cena de El Bulli, prima della chiusura nel 2011. La convergenza di queste menti mira a creare il migliore vino del mondo, che si propone di diventare punto di riferimento di conoscenza e innovazione per le generazioni future.
Che questa alleanza non sia indizio di una collaborazione più duratura tra lo chef e la casa francese? Che la creatività senza limiti e l’inarrestabile voglia di sperimentare di Adrià siano messe a disposizione di Dom Perignon? Noi ce lo auguriamo e tifiamo per questo connubio di eccellenze. Intanto aspettiamo settembre 2016 quando, secondo quanto annunciato dallo chef catalano, elBulli ricomincerà a servire cene. Occhio, però, non saranno a pagamento e con prenotazione, né aperte al pubblico, ma riservate solo agli “angeli” della fondazione, cioè alle società e persone che l’ hanno appoggiata e che potranno beneficiare delle prossime esperienze gastronomiche ideate da Ferran Adrià.
Che sia questo il preludio per una futura scommessa culinaria di Adrià che non ci farà più rimpiangere la chiusura a Cala Montjoi? Chi vivrà vedrà.