Dal 1966 una Strada di Prosecco, gastronomia, arte e cultura
Breve storia della prima arteria enologica italiana
50 anni e non sentirli: era il 10 settembre del 1966 quando, a Conegliano, veniva inaugurata la“Strada del vino bianco”, prima arteria enologica italiana, ribattezzata poi “Strada del prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene”. Quarantadue chilometri che separano le due capitali del Prosecco Docg: Conegliano e Valdobbiadene, l’una sede della Scuola enologica fondata nel 1876, l’altra (all’epoca) della Mostra degli spumanti veneti ideata dalla Confraternita di Valdobbiadene, importante istituzione locale. A ispirare l’iniziativa fu un viaggio nei vigneti della DeutscheWeinstrasse (l’itinerario turistico tra la Valle del Reno e della Mosella) nel 1938 di Italo Cosmo, allora direttore dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano, che decise di replicare in Veneto il modello tedesco.
Nel 2003, con la costituzione della “Nuova Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene”, il tracciato storico è stato ripreso e ampliato con lo scopo di fare delle bollicine un medium per valorizzare l’intero territorio. Ai precedenti tratti si sono affiancati nuovi percorsi tematici che, oltre a far rivivere una cultura enologica secolare, propongono attrattive paesaggistiche, artistiche, gastronomiche e vogliono far scoprire l’Alta Marca Trevigiana e i suoi luoghi pieni di storia. Terre che profumano di vite e di vino, ma anche di risorse umane con il dono dell’ospitalità, di cibi ricercati e strettamente identitari, di trattorie e di osterie, di botteghe storiche e di castelli medievali, di monumenti e ville aristocratiche, di beni naturali e di attività millenarie. Tracce preziose, disseminate lungo le tappe di una Strada che in Italia ha fatto da antesignana a molte esperienze simili e che ha contribuito all’approvazione, nel 1999, della legge n. 268 “Disciplina delle strade del vino”.
(nella foto: colline di Conegliano Valdobbiadene di Arcangelo Piai - www.arcangelopiai.it)
Dopo 50 anni di vita, oggi la Strada del Prosecco, con i suoi 170 soci qualitativamente selezionati tra cantine, agriturismi, strutture ricettive, di ristorazione, è ancora nel pieno del vigore: il suo sviluppo, oltre a portare alla ribalta le bollicine venete, ha fatto rinascere il turismo enogastronomico del territorio. “È vero che le bollicine sono il nostro oro, ma dobbiamo saperle sfruttare per proporre anche la bellezza del nostro paesaggio e i suoi luoghi pieni di storia” - sottolinea Isidoro Rebuli, presidente dell’associazione. I presupposti ci sono tutti, a partire dalla candidatura Unesco a Patrimonio dell’Umanità per le colline di Conegliano e Valdobbiadene e, a livello pop, dal riscontro social della Strada, la cui pagina Facebook attualmente conta circa 8.500 iscritti.
(nella foto: colline di Conegliano Valdobbiadene di Terre di San Venanzio Fortunato)
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STRADA DEL PROSECCO E VINI DEI COLLI
CONEGLIANO VALDOBBIADENE
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Valdobbiadene (TV)
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