Che goduria il pranzo fuori porta!
Alla Trattoria del Gallo, luogo di convivialità e buona cucina
Forse non è modaiolo, o nello stile degli influenzati (si legga influencer), ma il pranzo della domenica “fuori porta” è una mia passione, un cocktail composto non solo di cibo, intriso di convivialità e possibilmente di allegria. Soprattutto la scelta del locale, naturalmente fra quelli che definisco 3G (il max della mia scala di valori). Così, nella mia ultima “zingarata”, ho scelto un fresco pergolato a Vigano Certosino di Gaggiano, all’Antica Trattoria del Gallo.
Appena seduto sono stato colpito dal cesto del pane perché ho notato alcuni paninetti d’antan tutti perfettamente uguali di farina bianca (attualmente imperversano grani antichi, farine scure, pagnotte griffate). L’impeccabile patron, Paolo Reina, ha notato la mia sorpresa e mi ha raccontato la bizzarra storia di Moises, peruviano inizialmente arrivato come lavapiatti, ma poi dopo aver avuto la possibilità di impastare il pane, ha dato prova di sorprendenti capacità di panettiere e non solo.
La Trattoria del Gallo ha un suo piatto forte (che vale sempre la pena di assaggiare), ovvero il pollo alla diavola, cucinato con una complessa operazione: cottura in padella di 35 minuti, rigirato almeno 25 volte, irrorato con 300 grammi di olio extravergine. Una ricetta che risale all’origine del locale della famiglia Gerli, nel 1870. A detta di Paolo, Moises, ne è il miglior esecutore di sempre. Che goduria mangiare con le mani il pollo spaccato a mo’ di bistecca, sentire lo scrocchio della pelle in bocca e rosicchiare attorno agli ossicini! Insomma, un piatto da re, abbinato alle altrettanto gustose patate fritte tagliate a fette sottili.
Il patron Paolo (spesso anche ai fornelli) non vive di rendita sul pollo, ma attraverso una ricerca certosina di ingredienti offre uno spazioso menu. Si può cominciare con l’insalata russa, un eccellente salame e foie gras d’anatra, con composta di mele e pan brioche. Scelta difficile di fronte agli invitanti primi piatti: visto il caldo, perfetta è la minestra fredda di riso e verdure e un assaggio rubato al piatto della mia compagna: gnocchi, crema di peperoni rossi arrostiti, burrata.
Si può continuare con il rognoncino di vitello con spinaci e sesamo (altro boccone furtivo). Per gli amanti della cucina milanese, ormai araba fenice sia in città sia nell’hinterland, si può scegliere il riso al salto, fonduta di Reggiano e ragù bianco e pure la “cotoletta” con una inedita opzione: alta o battuta (non gustate nell’occasione, ma le consiglio). Il mio 3G lo assegno ai piatti, all’accoglienza ma non di meno al vino: la cantina del Gallo è un bel vedere come ambiente, così come è un bel bere scegliere tra le tante referenze, quali i bianchi sloveni e i rossi pinot francesi. Il pranzo si chiude in bellezza con uno straordinario gelato al caffè (miscela Giamajca) e un cannoncino caldo alla crema da tris.
Contatti
Antica Trattoria del Gallo
Via Privata Gerli 3, Gaggiano (MI)
02.9085276
info@trattoriadelgallo.com
www.trattoriadelgallo.com