Torna a inizio pagina

A Gubbio si batte la crisi con tartufo e zafferano

Dalla cassa integrazione al successo nel settore alimentare: storie di chi ce l'ha fatta


"C’è grossa grisi", ripeteva Corrado Guzzanti nei panni di Quelo: frase innegabile di questi tempi.  Eppure, nonostante la diffusa precarietà giovanile, c’è chi ha saputo reagire. Come? Reinventandosi! A testimonianza, due storie in provincia di Gubbio in cui la gastronomia diventa la molla del riscatto sociale per alcuni trentenni.

La prima vicenda ha come protagonisti due cassaintegrati eugubini: Michele Mosca di 26 anni e Luca Millucci, 32. In cassaintegrazione, decidono di non darsi per vinti e, per mettere al sicuro il loro avvenire, si orientano su un altro percorso. “L’idea di rassegnarci alla perdita del lavoro e di accontentarci di vivere con la cassa integrazione, senza pensare a un futuro fatto di prospettive e opportunità, non ci andava giù. Ultimamente prima di comprare anche solo una camicia dovevamo contare i soldi”, spiega Michele. Complici la passione e il legame con la loro terra d’origine puntano sul tartufo, uno dei simboli dell’eccellenza gastronomica del territorio. Dalla loro parte vi è la conoscenza e l’esperienza di Luca che vanta un passato da “cavatore” del pregiato fungo ipogeo. Gli stimoli dunque non mancano e i due ragazzi optano per il rischioso salto nell’imprenditoria. L’8 maggio, in via Cavour, aprono un locale di 20 metri quadrati, “Delizie al tartufo”, specializzato nella vendita di tartufo in diverse forme: bianco, nero, fresco, conservato, con salumi e formaggi. L’affair funziona e i due novelli imprenditori estendono i loro punti vendita con un altro negozio nella via turistica della città. Alla mostra del tartufo eugubino vincono il primo premio per aver esposto quello dalle dimensioni più grandi: un chilo e 94 grammi, venduto agli Emirati Arabi per una cifra intorno ai diecimila euro.

La seconda testimonianza - in cui la gastronomia funge da deus ex machina per il riscatto sociale - riguarda undici produttori di zafferano dell’Associazione Zafferano di Gubbio, nata con lo scopo di recuperare e di valorizzare la preziosa spezia e la tradizione culturale a essa connessa. La cooperativa riunisce produttori e cultori dello zafferano, la maggior parte dei quali trentenni con alle spalle lauree, master e dottorati,  accomunati da una sola costante: la precarietà professionale. Ognuno di loro ha scelto lo zafferano come via d’uscita, iniziando quattro anni fa a coltivarlo separatamente, e associandosi, oggi, sotto il marchio Zafferano di Gubbio per essere più forti e competitivi sul mercato. L’idea è quella di riprendere la coltivazione di alcune specie di Crocus sativus, che crescono spontaneamente nella zona. L’ottima vocazione del territorio ha dato, finora, risultati di notevole qualità e, considerando le naturali potenzialità del prodotto e la sapienza dei giovani titolari delle dieci aziende coinvolte (distribuite tra Gubbio e Foligno) crediamo che le aspettative non saranno deluse in futuro.  

-

DELIZIE AL TARTUFO

via Cavour e via dei Consoli, Gubbio (PG)

T. 075.9277846

M. deliziealtartufo@libero.it

W. www.facebook.com/DelizieAlTartufo/

 

ASSOCIAZIONE ZAFFERANO DI GUBBIO

via Tifernate 204, Gubbio (PG)

M. zafferanodigubbio@gmail.com

W. www.zafferanodigubbio.net

 

ADV