Pizza e Prosecco: l'abbinamento di Guglielmo Vuolo
Il pizzaiolo napoletano non ha dubbi: le bollicine devono sgrassare
“La pizza napoletana non ha inventori, non ha padri né padroni, è solo frutto della genialità del popolo partenopeo”. Parole di Guglielmo Vuolo, pizzaiolo alla quarta generazione di famiglia, napoletano verace, il quale a otto anni indossava già il primo grembiule e a dodici era già al banco a fare pizze. La sua è una pizza napoletana con tutti i crismi, morbida e dal cornicione evidente, cotta nel forno a legna e con un impasto perfettamente lievitato per il quale utilizza l’acqua di mare.
Guglielmo è un vero cultore del pomodoro, tanto da aver creato nella sua nuova pizzeria di Verona, integrata in un negozio ricco di prodotti tipici campani, una carta dedicata con ben dodici diverse varietà di pomodori dimenticati. Se pizza tradizionale e Prosecco Doc possono andare perfettamente d’accordo, è con la pizza fritta ripiena di ricotta e ciccioli che secondo Vuolo il risultato si fa perfetto, per la capacità sgrassante delle sue bollicine che puliscono con grazia il palato. Vale la pena di assaggiarla, se non l’avete mai provata!