Frutti tardivi
Tre agrumi "fuori stagione" assaggiati all'azienda agricola Ceraudo
Mangiare frutta di stagione è più buono, più fresco, più ecologico, più conveniente e più naturale. Tuttavia ci sono dei frutti che sono di stagione anche "fuori stagione". Si chiamano tardivi e, come si può intuire dal loro nome, si caratterizzano per dei tempi di maturazione più prolungati.
Per approfondire il tema siamo andati a Strongoli, in Calabria, dove Roberto Ceraudo nell’omonima e complessa azienda di famiglia (che comprende anche il ristorante stellato Dattilo) coltiva un paradiso di Biodiversità costituito da ulivi secolari, viti e alberi da frutto. Roberto è stato il pioniere dell’agricoltura biologica del Sud Italia, rinunciando alla chimica fin dal 1988 quando questa scelta, oggi molto diffusa, era considerata una velleità rivoluzionaria destinata al tramonto. Eppure lui, con tenacia e determinazione, è riuscito a vincere la scommessa portando avanti con grandi risultati la coltivazione bio nella provincia di Crotone, una delle più povere e difficili della penisola. La sua filosofia è quella di intervenire il meno possibile sulla natura per non comprometterne l’equilibrio, la spontaneità, il rigoglio, la vita.
Chiediamo a Roberto delle dritte sui frutti tardivi che si trovano nella sua azienda agricola e lui ci indica tre varietà di agrumi: l’arancia Valencia (conosciuta in regione con il nome di “calabrese”), il mandarino Marzaiolo e la Limetta. La Valencia ha una forma sferoidale, è bionda non ombelicata e proviene da un albero che fruttifica molto tardi (matura a fine aprile, ma viene raccolta fino a luglio inoltrato). Ha una buccia fine color arancio chiaro e una polpa succosa e dolce, ideale per delle fresche spremute estive.
Il mandarino Marzaiolo viene chiamato così per i suoi tempi di maturazione. Si caratterizza per il gusto leggermente più asprigno del più comune mandarancio e per la compattezza del frutto. Di forma sferoidale, presenta una lieve ammaccatura all’attaccatura, ha unabuccia dal profumo inebriante, molto sottile arancione sbiadito, tendente verso il giallo. La polpa è costituita da spicchi facilmente divisibili, succosi e con pochi semi, ottimi per un consumo immediato.
La Limetta è un agrume poco diffuso oggi che Roberto ha recuperato dal dimenticatoio, coltivandolo in piccole quantità che sono disponibili anche in questo periodo. E’ un frutto piccolo e ovale, dalla buccia liscia, fine e delicata di colore verde giallastro, ricca di oli essenziali. La polpa è profumatissima, giallo brillante e ha un sapore acido/asprigno che ricorda un ibrido tra bergamotto e limone, ma con note più dolci. Il gusto persistente conferisce freschezza a diverse piatti in cucina e si presta bene anche alla preparazione di cocktail.
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AZIENDA AGRICOLA CERAUDO
C.da Dattilo, Strongoli(KR)
0962.865613
info@dattilo.it