Prosecco superstar
Alla crescita di domanda di Prosecco dovrà far fronte una nuova produzione?
Sono rimasto molto colpito dall’affermazione: “il prosecco toccherà un miliardo di bottiglie nei prossimi 15 anni” di Gianluca Bisol, produttore di vino giramondo alla ricerca di nuovi mercati per il suo Prosecco. Avevo pensato a un refuso, cioè fosse un miliardo di euro. Beh, devo riconoscere che Bisol già in passato aveva “pronosticato” che questo bianco sarebbe diventato lo spumante più venduto al mondo. Una previsione che si è avverata, ma la successiva sul miliardo mi pare un' intrigante provocazione per dire: “cari colleghi discutiamo”, chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.
Premesso che il successo del Prosecco pare inarrestabile, grazie alla sua bevibilità, al prezzo nonché alla sua adattabilità alle diverse cucine, ai gusti esotici viene da chiedersi se il consumo di vino nel pianeta crescerà (dalle statistiche pare proprio di no) a quali altri vini sottrarrà quote di mercato. Allo champagne? Difficile! Agli spumanti spagnoli? Forse! Agli altri spumanti italiani? Non certo sui mercati esteri, visto la quota trascurabile degli spumanti con metodo classico.
Ebbene, per ipotesi, crediamo al miliardo di bottiglie di cui magari l’80% esportato (in Italia i consumi sono in calo), con esplosione in Cina, India, Brasile, Indonesia etc. Ma a quale prezzo? Come una bevanda gassata? Alla nuova domanda dovrà far fronte una nuova produzione e, siccome il vino non è un abito o un’ auto per i quali basta aumentare i dipendenti e allargare gli stabilimenti, in agricoltura non è così, i terreni non si possono riprodurre a piacimento.
A oggi gli ettari destinati alla produzione di Prosecco sono circa 28 mila, quanti altri ne servirebbero e dove sono? Se la risposta fra Veneto e Friuli per l’export italiano sarebbe una panacea, ma il Prosecco non rischierebbe di diventare una commodity? Lasciamo il miliardo alla Coca Cola, non sarebbe più logico alzare il tasso medio di qualità della produzione di Prosecco (oggi discutibile) aumentandone i prezzi di vendita, visto il successo attuale? Cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia… in fatturato.