Tropea: la storica pasticceria Da Paolo è tornata a vivere grazie alla figlia Monica

Da piccola non c’era pranzo della domenica che non terminasse con i leggendari sciù di Paolo, mio papà Mommo e mia mamma Bettina non accettavano la fine del pasto senza il dolce. E, a Tropea, “il dolce” si traduceva solo con un nome proprio di persona: Paolo, la storia della pasticceria locale. Un napoletano doc che ha portato la tradizione dolciaria partenopea nella Perla del Tirreno.

LA STORIA DELLA PASTICCERIA DA PAOLO A TROPEA

Paolo De Rosa inizia la sua carriera di pasticcere all’età di 14 anni, come apprendista nella pasticceria Cannolicchio di Torre del Greco; nel 1969 è pasticcere all’Hotel Mediterraneo di Napoli. Arriva a Tropea nel 1973 per lavorare all’hotel Rocca Nettuno, dove conosce la futura madre dei suoi figli, di cui si innamora perdutamente, tanto da sposarla dopo soli sei mesi. Con lei si trasferisce a Torre del Greco e la famiglia, nel giro di pochi anni, si allarga con altri quattro membri: Lucia, Ciro, Monica e Francesca. Dal 1975 al 1985 è pasticcere di diverse pasticcerie tra Ercolano e Torre del Greco.

Nel 1985 ritornano tutti a Tropea e nasce il quinto figlio, Vincenzo. Paolo inizia a lavorare alla pasticceria Il Gioiello 2, a Santa Domenica, dove rimane fino al 1987, quando decide che è arrivato il momento di svoltare con un’attività propria. L’occasione arriva con l’affitto di un piccolo locale in via Libertà, una strada di passaggio abbastanza trafficata, che collega Tropea con i paesini vicini della zona e con il rimanente tratto di costa tirrenica. Il successo è immediato e il piccolo locale di via Libertà si trasforma, nel giro di pochi mesi, nella Pasticceria Gelateria artigianale Da Paolo, la cui firma è sinonimo di gusto e qualità dolciaria.
Paolo non è solo nella gestione della sua attività: la sua numerosa famiglia lo supporta e gli dà concretamente una mano. La moglie e le figlie, Lucia e Francesca, si mettono dietro al banco a vendere; la figlia Monica nel laboratorio ad aiutarlo nella produzione. Monica ha tredici anni, è cresciuta tra farine e impasti e all’arte di fare i dolci si è proprio appassionata.
Con questo assetto lavorativo la pasticceria diventa il punto di riferimento a Tropea per chi vuole iniziare la giornata o finire un pasto in bellezza, ma anche fare un figurone per occasioni speciali: Paolo sforna torte di nozze, di compleanno, di comunione; non ci sono Natali e Pasque senza i suoi dolci. Nel 2006, per problemi familiari, l’attività viene data in gestione.

LA RIAPERTURA

Monica, dopo aver acquisito il saper fare e l’arte di Paolo, ne raccoglie l’eredità, continuando una formazione no stop. Si diploma con il massimo dei voti (cinque stelle) da Cast Alimenti, la scuola di alta pasticceria di Iginio Massari, con uno stage da Gino Fabbri a Cadriano e da Denis Dianin a Clusone.
Lavora stagionalmente nelle pasticcerie dei villaggi e degli hotel appartenenti al gruppo TH Resorts di Padova (nelle seguenti località : Ti Blu Village di Marina di Pisticci, Hotel Greif di Corvara in Badia, Hotel Planibel di La Thuile, Grand Hotel Daniela di Otranto), a cui alterna lunghi anni di esperienza nelle migliori boutique del dolce di Milano e dintorni.

Dal 2008 al 2009 è alla pasticceria Besuschio di Abbiategrasso; nel 2013 lavora nel catering del caffè alla Scala di Milano; dal 2017 a gennaio 2018 alla pasticceria Martesana di Milano; da gennaio 2018 da Nicolò Moschella, al Pastrilab di Cornaredo, dove rimane fino ad agosto 2018; da settembre 2018 fino a gennaio 2020 alla pasticceria Marchesi 1824 a Milano.

A metà gennaio 2020 Monica va al Sigep di Rimini con la società Unigrà di Conselice, per cui di lì a poco dovrebbe iniziare a lavorare, ma la pandemia sceglie per lei un’altra strada. Tra i primi ad ammalarsi di covid, guarisce dopo una lunga permanenza a casa. Tutto si ferma, le attività si bloccano. I pasticceri che hanno preso in gestione la pasticceria Da Paolo chiudono definitivamente.

A maggio finisce il lockdown e i residenti si possono spostare. Monica torna a Tropea e, dopo mesi di riflessione, riapre il locale, aggiungendo all’insegna storica un “dal 1987”, per sottolineare la continuità di un’attività che è vissuta, nonostante l’assenza fisica, nella motivazione di chi ci ha lavorato e di chi l’ha conosciuta.

“L’emozione più grande è stata quella di rimettere in gioco mio papà, che è sempre con me nel laboratorio, e di vedere la sua commozione di fronte alla storica insegna “da Paolo”, pensava che la cambiassi mettendoci il mio nome. Ma io volevo ricostruire quello che, già da bambina, mi aveva fatto scoprire la passione e ridare vita a un’attività di famiglia”, mi racconta Monica, che ha coinvolto nella nuova pasticceria anche il fratello Vincenzo, sua moglie Carmen e Caterina, la figlia della sorella Francesca.

La pasticceria di Monica è rimasta fedele alla linea artigianale di Paolo: produce un assortimento delizioso di mignòn, in cui spiccano le sfogliatelle frolle e ricce, i babà, i mini sciù; paste più grandi per la colazione (brioche, maritozzi, sfogliatelle ricce e frolle grandi, sciù grandi; pastiere, torte al cioccolato e alla crema, crostate; una varietà enorme di praline al cioccolato e di pasticceria secca (brutti ma buoni, canestrelli, baci di dama, paste alle mandorle).
Tutti i prodotti vengono realizzati con materie prime di qualità indiscutibile e la differenza si sente già al primo boccone.