Salted caramel brownies

“Mi ricorda l’infanzia. Non la mia, ma sicuro quella di qualcun altro”, così dice Philip Rosenthal in una puntata della serie Netflix "Date da mangiare a Phil". Ecco, i brownies sono un comfort food che mi ricorda l’infanzia, anche se non la mia perché, negli anni ’70, quando ero una bambina, questi morbidi biscottoni di cioccolato statunitensi non erano molto conosciuti in Italia, almeno non come adesso.

I brownies e il comfort food

Si dice che il comfort food è il cibo che ti conforta e consola, perché ti riporta a un piatto che mangiavi da piccolo, magari cucinato dalla nonna.

Ma non è sufficiente questa spiegazione: anche da bambino, mentre assapori proprio quel piatto della nonna, ti senti racconsolato. Deve esserci un ricordo ancora anteriore, che ci accomuna tutti quanti, a prescindere dalla nostra personale storia familiare.

Credo che possa essere individuato nel momento riparatore per eccellenza: sei neonato e piangi perché senti un disagio indecifrabile che si chiama “fame”. E quando la tua disperazione è arrivata al limite, le gote sono umide di lacrime, le corde vocali pizzicano tanto stai urlando, la faccia è paonazza e gli occhi sono fuori dalle orbite, proprio allora, quando tutto è perduto, arriva il latte! Il danno è cancellato, il pericolo scompare. Sei salvo, non morirai.

Posso annoverare quindi i brownies nella mia personale lista dei cosiddetti comfort food, pur non avendo memoria di un’infanzia allietata da qualcuno che li cucinava per me.

Perché i brownies sono buoni

I brownies sono deliziosi perché pieni di cioccolato, a cui si deve il nome di questo dolce (letteralmente, i “marroni”): ce ne è moltissimo in proporzione agli altri ingredienti. Rimangono un po’ umidi al centro, offrendo al morso quella sensazione particolare che ti dà solo il leccare il cucchiaio dell’impasto crudo, e la crosticina che si forma in superfice è friabile e leggermente pizzicosa. Credo che sia proprio questa crosticina a farti esclamare “mmm, buoni!”.

I brownies al caramello salato: il tocco dell’adulto

Possiamo a questo punto dichiarare, con una certa sicurezza, che:

1. i brownies sono dei soffici quadretti di torta, pieni di cioccolato e burro;
2. non appartengono alla nostra memoria, ma a quella di altri bambini, che vivono nel Nord America;
3. noi siamo molto felici della loro importazione in Italia.

Se aggiungiamo del caramello salato prima di infornare, ci possiamo emancipare da tutta questa infanzia e dare un quid adulto alla ricetta.

Procedimento

Come preparare i brownies al caramello salato

1. Iniziate con la preparazione del caramello salato, perché deve raffreddare prima di essere utilizzato. Sciogliete dolcemente lo zucchero in un pentolino, girando con un cucchiaio di legno. Quando avrà assunto il tipico colore caramellato, marrone chiaro, aggiungete il sale e il burro, mescolate e spegnete subito il fuoco. Versate nel pentolino la panna liquida. All’inizio si forma un po’ di schiuma, non vi spaventate: mescolate bene, invece, fino a ottenere una crema liscia.
   
   
2. Mentre il caramello si raffredda, passate alla preparazione dell’impasto dei brownies. Fondete a fiamma bassa, in una piccola pentola, il cioccolato a pezzetti con il burro. Togliete dal fuoco e, quando si sarà un po’ raffreddato, unite la polvere di cacao. Sbattete le uova con lo zucchero in un’ampia ciotola. Aggiungete la vanillina, mezzo cucchiaino di sale e il cioccolato sciolto e girate con delicatezza. Terminate il composto con la farina. Amalgamate.
   
   
3. Imburrate una teglia piccola (23x15x5 cm), ricopritela di alluminio e imburrate nuovamente. Versate nella teglia l’impasto. Distribuite in modo regolare qualche cucchiaio di caramello sulla superficie. Con la lama di un coltello, sfiorate le gocce di caramello per formare un disegno marmorizzato.
   
   
4. Mettete nel forno preriscaldato a 180°. Cuocete per per circa 40 minuti. Sfornate e lasciate la torta nella teglia a raffreddare. Poi tiratela fuori e tagliatela in quadrotti, più o meno sedici.