Un resort con cucina sul Lago Trasimeno
I Capricci di Merion: sul Lago Trasimeno, un resort & Spa con una cucina elegante e raffinata che valorizza le materie prime locali
- I capricci di merion: un resort con cucina sul lago trasimeno
- Come si mangia in questo resort?
- Alcuni piatti dal menù
- Contatti
Tutto ciò che nasce in un territorio ristretto, ha in sé la naturale esigenza di essere il risultato migliore di un obiettivo romantico. L’Umbria è la sintesi autentica di questo principio.
Una regione che, immaginata chiusa nelle sue mura feudali, tra borghi di pietra in un Appennino macchiato dai laghi, ha da sempre custodito importanti e diverse tradizioni enogastronomiche, tradendo quell’immagine con grande ospitalità.
In quel verde, tra le curve del Trasimeno, I Capricci di Merion è un Resort & Spa, di cui colpisce l’ampiezza di un informale respiro.
I Capricci di Merion: un resort con cucina sul Lago Trasimeno
Tuoro sul Trasimeno - Una residenza storica che nella sua struttura, elegantemente rurale, è coerente sia al territorio, in cui si ritaglia uno spazio verde di pace, sia all’esclusività che promette un Resort.
Tre ettari di terra, con uno scorcio a vista sul Lago Trasimeno, tra olivi, un orto bio, un piccolo vigneto e una piscina di marmo bianco di acqua salata (prossimamente anche un’altra piscina coperta).
Il “cortile” del casolare è quello di uno chateau della Borgogna, con una veranda a vetri che amplifica l’accoglienza verso chi cerca il suo tavolo, dalla colazione alla cena. La capacità di hospitality si sviluppa in dieci alloggi di ricercata attenzione, tra i quali una suite con sauna privata. Una spa riservata e prenotabile in esclusiva e un ristorante dal carattere gourmet, con una sala interna in pietra dove occasionalmente si può ascoltare il suono di un’arpa, chiudono il cerchio di un’esperienza raffinata.
Le camere sono ampie e, come negli spazi esterni, è dedicata estrema attenzione a mantenere alto il livello della categoria ricettiva, senza perdere di vista l’agio della semplicità. La piscina, per scelta priva di cloro che viene sostituito con una concentrazione salina controllata, ha per coerenza il colore del mare. Un blu incredibilmente sorprendente.
Come si mangia in questo resort?
Siamo in un palazzetto dell’800, dove Lady Merion soggiornava da amante di un Barone. L’atmosfera della capricciosa aristocrazia di quei tempi, negli ultimi dieci anni, è stata sostituita dal sogno di Arianna Fiorenzoni e suo marito (i proprietari) che volevano, per la propria terra di nascita, un luogo speciale. Uno dei tasselli fondamentali per lo standard desiderato era un ristorante capace di dare ai propri ospiti, e non solo, una ricercata espressione della tradizione locale.
Ed è in questo resort che, quest’anno, lo chef Simone Mancini entra in gioco. Cuoco dalle origini romane, capace di eleganti visioni, Simone costruisce una brigata e, forte dell’appoggio senza remore della proprietà, rivoluziona la carta innalzandone il livello.
Oltre la scelta libera, tre percorsi di degustazione suddivisi tra Ancestrale, Inclinazioni e Io, me, medesimo. Il primo è di quattro piatti consolidati nella tradizione storica; il secondo di sei piatti che spaziano tra cacciagione e lago, attraverso accostamenti di stile; e infine l’ultimo, un otto portate, dove ci si affida completamente al talento dello chef.
Tra gli assaggi, in un’esperienza completa della cucina, colpisce la voglia di stupire fin da subito. La cornice è decisamente elegante e intima, il servizio, presieduto e condotto da Loris Hajrullai, è competente e rassicurante. I piatti che arrivano generano dapprima curiosità e poi appagamento, senza tradire le aspettative.
Alcuni piatti dal menù
Tra gli antipasti c’è da non perdere assolutamente l’Anguilla laccata, con fagiolina del Trasimeno, lenticchia di Castelluccio e passion fruit, un piatto in cui gli equilibri tra la sapidità della fagiolina e la controllata grassezza dell’anguilla, lasciano spazio alla freschezza del passion fruit. Stesse regole di scambio nel Carpaccio di ricciola con yogurt, caviale e frutti rossi, dove dolcezza e acidità sono davvero notevoli.
Nei primi il trono spetta ai Plin di carbonara di lago, con guanciale umbro croccante, tinca affumicata e polvere di liquirizia. Molto interessanti, e anche lontani dall’Umbria che ti aspetti, gli Spaghettoni freddi con maionese di ostriche, polvere di cozze e salsa di prezzemolo.
Mentre, tra i secondi, il Piccione con fragole, rabarbaro e fiori di sambuco è un divertente susseguirsi di dolce e amaro intorno alla delicatezza del sambuco e alla consistenza succosa della carne.
Pre-dessert e piccola pasticceria di livello, carta dei vini davvero ben costruita e servizio al tavolo curato, senza mai essere invadente.
I capricci di Merion sanno realizzare sogni e sono capaci di trasmetterlo un valore impagabile. Lo chef ha creato una tavola gastronomica immersa nell’eleganza, un’esperienza inevitabile. L’Umbria ha il valore aggiunto di essere autentica e accogliente, una tranquillità da una residenza storica, un resort con Spa e piscina da ricercare.
Contatti
I Capricci di Merion
Via Pozzo 21, Tuoro sul Trasimeno (PG)
075.825002
info@capriccidimerion.it
www.capriccidimerion.it