Brescia: la Pizzeria Rock1978 di San Faustino

BRESCIA BY ROCK1978

Continua il nostro viaggio alla scoperta di Bergamo/Brescia capitali della cultura 2023 a tavola.

Oggi tocca a Brescia, in uno di quei posti da “vale il viaggio”, visto dov’è.

La Val Sabbia è di sicuro più famosa per l’impresa che per la cucina, ma è proprio per questa esclusività che certi posti entrano nel cuore. Succede soprattutto per la bellissima energia che si respira qui, alla pizzeria Rock 1978, grazie ai due fratelli Patrick e Gianluca Zanoni che hanno davvero dato una svolta più che rock al locale e alla proposta.

 “Fallirete!”. Il papà non era proprio ottimista sulla loro nuova idea, anche perché il suo locale andava davvero bene, soprattutto a pranzo dove si raggiungevano 180 coperti. Una follia pensare di non farlo più? Punti di vista. Il mio però abbraccia in pieno la svolta.

É stato tutto molto graduale e intelligente, frutto di studio, dedizione ma soprattutto passione. Essendo nati qui c’era già una sorta di strada da intraprendere, ma il come lo hanno poi deciso loro. Rifatti gli ambienti, cambiati gli impasti, le materie prime e chiusura a mezzogiorno!

IL LOCALE

Un unico ingresso, due vie. Spazio è dove mi accomodo io. Nato come locale nel locale, dove gustarsi un pre e/o dopo cena, oggi è il posto più richiesto anche per sedersi a tavola. E concordo sul perché, senza nulla togliere alle sale principali.

Qui l’atmosfera è molto intima ed elegante. Sembra di essere in un locale milanese, e non a Bione. Luci soffuse, cantina a vista, rifiniture in legno e ottone, bancone con posti a sedere e ottima musica di sottofondo. Realizzato nel periodo di chiusura per … (non scriviamo più questa parola!), stanno già pensando a come sistemarlo nuovamente. Perché, come ci dicono loro, oggi non ci si può mai fermare se si ha un’attività e bisogna investire per far funzionare sempre meglio le cose.

Siete più da bollicina o da cocktail per brindare a un incontro? A ognuno il suo! In entrambi i casi rimarrà costante l’abbinamento con Pa’ e Salam (non serve traduzione!).

LA PIZZA

Dicevamo del salto da una pizza standard a una pizza gourmet. Patrick, dopo la formazione all’università della pizza ,sperimenta e propone impasti sempre più digeribili e gustosi. Si parte dalle classiche, sottili e croccanti, a quelle stese alla napoletana, con cornicione pronunciato e impasto più morbido, entrambe cotte nel forno a legna, per arrivare alle gourmet in versione degustazione, proposte in 8 spicchi, a base di differenti farine (semi integrali, mais, orzo e riso), che invece sono da forno elettrico.

“All’inizio avevamo le aziende migliori sul prodotto in scatola, circa l’80%. Ora, tranne acciughe e pomodori, è tutto fresco e frutto di una continua ricerca delle migliori materie prime che valorizzano il territorio locale, ma in generale il territorio Italia”.

Oggi vi parlo dell’attuale novità in carta, Brescia by Rock, una seconda edizione che vede protagonista la capitale della cultura, disponibile fino a Pasqua.

Un omaggio al territorio e alle sue ricette più tradizionali che sì, possono finire anche su una pizza! Ecco quindi il manzo all’olio, con erbette spontanee, acciughe e schiacciata di patate, che si adagia su un impasto pala al mais ad alta idratazione, e lo spiedo bresciano con crema di patate al burro, patata saltata, crumble di mombolini e salvia fritta.

Spostandoci verso il lago, non può mancare il luccio, che viene bollito in un brodo con aromi, limoni e capperi, e poi marinato con l’olio utilizzato poi per preparare la maionese che fa da base alla pizza, di farina integrale e tipo 1, al 90% di idratazione, decorata con il pesce e chips di polenta di Storo. Un tocco di lusso nella pizza sarde in saor, con caviale di Calvisano e gel di franciacorta.

Poi non può mancare il formaggio come ingrediente territoriale e quindi ecco altri due assaggi: volevo essere un malfatto al Bagòss, pizza fritta farcita con erbette spontanee e formaggio, servite con la salsa del formaggio citato da aggiungere a volontà, e la bomba, schiacciata con pestum, fonduta di formaggella e radicchio dell’orso. Non si può chiudere senza dolce.

Fritura’ de lat con veli di mela nashi caramellata e gelato alla vaniglia, un dolce tipico bresciano da loro rivisitato. Il gelato è fatto in casa o meglio nelle gelaterie che gestiscono le sorelle. Insomma una famiglia tutta da scoprire.

ABBINAMENTO

Con Gianluca il divertimento è assicurato anche nel bicchiere. Tanto studio e passione per una carta che ora conta circa 300 etichette.

Bravissimo nella mescita al bicchiere tanto da proporre 3 tipi di percorsi in abbinamento al menù: Valli del Garda, per dare rilievo a denominazioni locali intorno al lago; Franciacorta, che si focalizza sulle bollicine; e il Brescia tour che è un mix dei due. Ma se volete viziarvi, potete farlo con le diverse chicche in carta, anche uscendo dall’ Italia.

Insomma un indirizzo che non può mancare nel vostro anno nella capitale!

Aperti tutti i giorni dalle 19:00 alle 22:00.
Lunedì e martedì chiuso. Domenica a pranzo solo su prenotazione.