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Il melone del riccone

In Giappone esistono delle varietà di meloni che hanno prezzi da gioiellerie


Mentre stavo acquistando un melone dal mio abituale fruttivendolo, da me soprannominato “Bulgari, gioielliere di frutta e verdura”, mi è venuto un flash. Tempo fa avevo letto di un prezzo pazzesco, circa 20 mila dollari, per gli Yubari King melons di nazionalità giapponese. Si tratta di meloni, pare dalla dolcezza senza uguali, che vengono coltivato nella città di Yubari.

Dunque ho pensato che il mio fornitore di frutta e verdura non fosse poi così caro, come avevo sempre pensato. Poi, rientrato a casa, ho voluto approfondire, così mi sono informato dove e se fosse possibile acquistare questo diamante che, fatti i conti, costa di più di un tartufo delle annate straordinarie. Non mi sono più di tanto sorpreso visto che i giapponesi sono pronti a spendere perfino per l’ assaggio rischioso del famoso pesce palla, dotato di veleno mortale, se non estratto da mano esperta. Ebbene, l’impossibile fetta (per me, of course) di Yubari King melons si trova su “Amazon”, a circa 12 mila dollari, ma c’è una possibilità anche per le tasche dei comuni mortali: si può acquistare un seme a 3 dollari …

Ma potrà crescere questo unico e straordinario melone a Pachino o a Sermide o in provincia di Mantova? Una bella sfida da aspiranti miliardari questo melone che, pur essendo King, altro non è che una verdura (e non un frutto, come tutti gli altri meloni!), appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, come il cocomero o anguria, a cui appartiene un altro primatista.

Trattasi del Densuke Black Watermelon: quotazione intorno ai 6000 dollari, sempre di nazionalità giapponese, coltivato solo ed esclusivamente nell’isola di Hokkaido. Pare sia dolcissimo (anche questo) e croccante. Dubito siano in tanti a poterli gustare durante lo stesso pasto, altrimenti sarebbe necessario un patrimonio e mi chiedo anche quanti, fra i giapponesi, possano avere questo privilegio. Tornando al mio fruttivendolo, con poco meno di 5 euro, ho acquistato un melone mantovano, dolce quanto basta per fonderlo con un sapido prosciutto di Cinta Senese. La prossima volta mi compro anche un bel cocomero da pochi euro, da gustare a quattro palmenti, alla faccia dei coltivatori giapponesi di Yubari e Hokkaido.

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