Che sorpresa, il tartufo e lo chef tra i "sassi"
A Matera i segni positivi di una ristorazione ricercata
Carramba che sorpresa! Così, nell’ammirare un tartufo di oltre un chilo a Matera, ovviamente non scoperto tra i “Sassi”, ma nelle campagne della Basilicata dove ci sono rilevanti giacimenti di tuber Magnatum Pico, come toccato con mano, durante la prima asta locale.
Insomma Matera, ricca di eventi quale città della cultura 2019, aggiunge il tartufo ai tanti prodotti di cui il territorio è oltremodo vocato per arricchire una eccellente cucina, che ha di certo una lusinghiera tradizione casareccia, ma forse tuttora “debole” nel passaggio a una ristorazione di ricerca. I segni positivi comunque non mancano perché il grande successo turistico di Matera negli ultimi anni ha fatto sì che le insegne di qualità nella città aumentassero, non limitate all’offerta di piatti locali.
Anche giovani chef, originari della Basilicata, con esperienze altrove: a cominciare da Michele Castelli, per anni nella brigata di Massimo Bottura che, con un team di giovani professionisti, ha dato vita al “Dimora Ulmo”. Un ristorante di design con una terrazza da cui si ammira il paesaggio straordinario dei “Sassi”. La cucina utilizza lo spaccato dei giacimenti lucani, che ormai sono conosciuti ovunque (carne podolica, agnello, pezzente, peperone crusco, fagiolo poverello, melanzana rossa). Castelli offre piatti gustosi che si rifanno alla tradizione, ma con un suo tocco e ben riusciti come “uova e ciambotta” (base di uova cipolla e peperone), baccalà in capriata, pancetta di maialino con sedano rapa e salsa all’aglianico, di livello la pasticceria.
Contatti
DIMORA ULMO
Via Pennino 28, Matera
0835.1650398
info@dimoraulmo.it
www.dimoraulmo.it