Una melanzana che sembra un pomodoro e un fagiolo piccolo piccolo
Vi presentiamo la Rossa e il Bianco: due giacimenti gastronomici di Rotonda che vale la pena conoscere e provare
Pensavo fosse un pomodoro e invece era una melanzana, Rossa e di Rotonda. Visivamente, infatti, questo ortaggio unico nel suo genere ha tutte le sembianze di un pomodoro: è piccola, rotonda, aranciata con sfumature verdognole e rossastre. Ma è una melanzana, con tanto di DOP. La sua polpa è bianca e ha un sapore piccante con un gradevole finale amarognolo.
Un prodotto che fa notare quanto sia affascinante la biodiversità. Così come la sua storia, che affonda le radici all’inizio del secolo scorso. La Melanzana Rossa arriva a Rotonda dall’Africa e viene portata in questo bel borgo del Parco Nazionale del Pollino da cittadini di ritorno dalla guerra. Oggi la Melanzana Rossa di Rotonda DOP ha trovato in questi territori, ad alta vocazione agricola, il suo habitat ideale. Si differenzia non solo dalle atre melanzane italiane per il suo basso contenuto di acido clorogenico, responsabile dell’imbrunimento della polpa (la sua resta bianca per molto tempo dopo il taglio), ma anche dalle originarie africane che hanno un colore arancione, senza striature, e una forma allungata. Rotonda, Viggianello, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore sono i comuni della provincia di Potenza dove si sviluppa la sua produzione. Qui, la posizione dei terreni, la loro composizione e la purezza delle acque di sorgente che nascono nel parco, uniti alla cura dell’uomo, hanno fatto sì che la Melanzana si adattasse nel migliore dei modi, divenendo un prodotto fortemente identitario tutelato da un Consorzio. Tanto da entrare nel dialetto locale con soprannomi, quali “Merlingiana” o “Pummadora” per le sue caratteristiche fisiche che la rendono simile a un pomodoro. Molto versatile in cucina, si adatta a tantissime ricette: dalla parmigiana alla ciambotta, alla caponata, ma è buona anche sotto forma di carpaccio, in agrodolce o fritta.
Insomma una Melanzana Rossa val bene un viaggio nel Parco del Pollino, ma non solo. Sempre a Rotonda vengono coltivati degli ecotipi particolari di fagiolo. I fagioli Bianchi di Rotonda, umili e ricchi, comprendono gli ecotipi “Fagiolo Bianco” e “Tondino o Poverello Bianco”. Interpreti di una storia irripetibile del mondo contadino del Pollino, hanno ottenuto la certificazione DOP e sono protetti da un Consorzio che è lo stesso che tutela la Melanzana Rossa. Piccoli come dimensioni, i Fagioli Bianchi di Rotonda DOP hanno un baccello ceroso, colore avorio, e una granella secca dalla forma cubica o tonda, pulita. Vengono coltivati in terreni fertili di azoto e zolfo che contribuiscono all’alto contenuto proteico della granella che, insieme a un tegumento molto sottile, li differenzia dagli altri fagioli e ne riduce i tempi di cottura. A differenza della Melanzana Rossa, i Fagioli Bianchi di Rotonda DOP hanno radici autoctone e la loro identità gastronomica è strettamente connessa al territorio. Un prodotto umile, ma ricco di proteine vegetali a basso costo, tanto da diventare la "carne dei poveri”. Il loro habitat ideale è la Valle del Mercure, situata all’interno del Pollino e di origine lacustre. Qui, i terreni di origine alluvionale sono ricchi di zolfo e azoto: sabbiosi e limosi, hanno un’elevata fertilità e un’alta capacità d’immagazzinare l’acqua. Il clima dolce e le abbondanti piogge, da ottobre a maggio, favoriscono la fecondazione dei baccelli e l’abbondanza dei grani determinando una qualità indiscutibile del prodotto.
Non perdetevi su questo sito le ricette con la Melanzana Rossa DOP e i Fagioli Bianchi DOP di Rotonda realizzate dagli chef dei ristoranti milanesi: Al Pont De Ferr, Rovello18, Ratanà, Trattoria del Nuovo Macello, Mater bistrot e Federico Sisti. Stay Tuned…
Contatti
Consorzio di Tutela della Melanzana Rossa di Rotonda DOP e del Fagiolo Bianco di Rotonda DOP
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