Un'azienda agricola sostenibile: Laura Peri a Montevarchi

Le immagini, che appaiono in tv, nei web e nelle cronache non sono sempre di animali felici (polli, maiali, mucche). Tutt’altro, al punto che nella memoria resta impresso un ricordo di girone infernale per animali, dove lo spazio vitale, tra l’uno e l’altro, è inesistente.

UN'AZIENDA AGRICOLA DOVE GLI ANIMALI SONO DAVVERO FELICI

Si parla tanto di benessere animale, di allevamenti con docce e musiche, purtroppo questo paradiso è per pochi.

Quando vedo queste immagini di bolgia animale non posso fare a meno di ritornare al passato, agli anni Sessanta, quando ancora le uova richiamavano il nome della gallina.

Poi rifletto e sono conscio che non viviamo più in un’era “autarchica” e “agreste”: la popolazione da sfamare è planetaria, ma questo non giustifica il diffuso trattamento attuale degli animali. Bisogna imporre “sistemi” di allevamento meno crudeli.

Il mio ottimismo della volontà forse ha superato il pessimismo della ragione durante una visita casuale nelle campagne di Montevarchi, nell’azienda agricola di Laura Peri, giovane allevatrice che ha creato un modello da seguire.

BENESSERE ANIMALE E ALLEVAMENTI ALL'APERTO

Mi è sembrato di tornare indietro nel tempo alla vista di polli (razza Valdarnese bianca e Valdarno nera), faraone, anatre pascolare all’aperto, in ben otto ettari di bosco. Non a caso Laura, all’inizio degli anni Duemila, ha realizzato il suo sogno: cioè di recuperare la specie di polli, in possibile estizione, che aveva il nonno. Una linea di volatili che conta anche il piccione, allevato presso un’azienda collegata che segue un disciplinare imposto dalla stessa Peri.

FILIERA COMPLETA

Non solo allevamento allo stato brado, ma Laura, allevatrice e manager, ha strutturato all’interno dell’azienda un ciclo completo, sotto la sua gestione, che parte dalla riproduzione, inoculazione, accrescimento, alimentazione, macellazione dall’interno della proprietà fino alla commercializzazione.

Nell’azienda è possibile assistere alla deposizione delle uova dei riproduttori che vengono inoculate all’interno delle incubatrici, la nascita dei pulcini avviene in un locale a temperatura controllata e, una volta cresciuti, vengono lasciati liberi di crescere e scorrazzare nel bosco in modo che possano mangiare anche ciò che la natura offre spontaneamente.La commercializzazione di questi volatili (e di prodotti derivati: ragù, brodo di faraona, salsa di rigaglie) è riservata soprattutto alla ristorazione e ai consumatori privati: una produzione “sostenibile” perché è programmata solo sulle ordinazioni, quindi anche senza spreco.